Di Vanni Vignes
Una sconfitta inattesa quella dei granata in terra ligure che lascia tanto amaro in bocca, ma soprattutto tante perplessità. Da ieri sera sono tanti i soloni che si sono avventurati in ipotesi affascinati, accattivanti, se stessimo però parlando di un film o della trama di un bel romanzo. Purtroppo invece si parla di calcio e questo risponde a delle regole e ad alcuni concetti semplici ma perentori e dai quali, non ci si può nascondere. Rispettati questi non è poi detto che il risultato sia sempre quello sperato, ad eccezione però di uno soltanto. Un principio che vale sempre e comunque per tutti, inappellabile e categorico, 99 volte su 100: Una squadra che non corre, PERDE. Sempre e comunque e contro chiunque. Dopo la partita con il Pisa si era insinuato il sospetto, adesso il secondo indizio, la gara con l’ Entella, aumenta i dubbi in maniera esponenziale. Ne abbiamo lette, tante, di cotte e di crude. La squadra è scarsa, Akpa non è quello di prima, Kiyine ha la testa altrove, e via discorrendo. Chiacchiere, che hanno la stessa consistenza di un Ti Amo scritto sul bagnasciuga. Parole al vento di chi non individua mai un colpevole perchè in fondo, non ha interessi a trovarlo, tutt’ altro. E pensare che il bar siamo noi, dovremmo essere noi quelli che aprono la bocca tanto per farle prendere aria. Parliamoci chiaro e togliamoci tutti i dubbi. Micai- Aya, Migliorini, Jaroszynsky- Lombardi, Akpa, Dziczek, Maistro, Kiyine- Djuric, Gondo. Per questo undici si sono sprecati i complimenti e gli elogi. Squadra di carattere, forte, di personalità, che esprime gioco e che ha rischiato di fare il colpaccio. Era l’ undici schierato a Benevento in una gara che la Salernitana avrebbe meritato di vincere. Al termine di quella partita tutti e dico tutti, avrebbero scommesso qualunque cosa sulla Salernitana ai play off. Oggi invece tutti brocchi, tutti scarsi e non all’ altezza dell’obiettivo. Eppure, rispetto a quell’ undici schierato in terra Sannita, portiere a parte, sono 3, soltanto 3 i cambi nella formazione schierata ieri sera: Di Tacchio al posto del polacco, Billong in luogo di Migliorini e Curcio al posto di Lombardi. Ecco, è evidente che mentre i primi 2 cambi, diciamoci la verità, non hanno spostato di molto gli equilibri perchè i calciatori si equivalgono; resta la differenza nel cambio sulla corsia esterna. Lombardi è un calciatore importante e la sua assenza si fa sentire, è evidente. Ma non è giustificabile la prestazione dei granata solo con questa mancanza, anche perchè La Salernitana senza Lombardi ha vinto con Venezia e Livorno e perso a Frosinone e Perugia, senza ne incantare ne offrire pessime prestazioni come fatto invece con Pisa ed Entella. Era comunque una squadra viva, con i suoi pregi ed i suoi difetti ma su cui tutti avevamo enorme fiducia. La paura, e veniamo al dunque è che il tecnico abbia sbagliato la preparazione in questo mese prima della ripresa. La Salernitana è molle sulle gambe, corre poco, male ed i calciatori non vincono un duello che sia uno. Pisa ed Entella, 2 squadre mediocri, ci hanno battuto sul piano atletico. Occupando il campo, raddoppiando sempre le marcature, vincendo tutti i contrasti. Ci piacerebbe chiedere a Ventura che tipo di lavoro atletico abbia impostato. Un campionato di 2 mesi e mezzo come quello che stiamo affrontando, con una squadra cosi giovane come la Salernitana, avrebbe dovuto essere un vantaggio. C’era la possibilità di presentare una gruppo pronto, in grado di fare immediatamente il break decisivo in vista dei play off. Il timore è invece che, nell’ ottica di arrivare al massimo della forma nelle finali promozione, questa squadra non abbia la “forza” per qualificarsi. Con tutto il cuore speriamo di sbagliare ma ad oggi, è questo quello che il campo, per usare parole del tecnico granata, sta dicendo. Forza Salernitana, sempre.