Dagli inferi del Penzo al paradiso del Penzo. Era il 9 giugno 2019 e il Venezia aveva appena perso in casa il playout ai rigori con la Salernitana retrocedendo in Serie C; oggi due anni dopo gli arancioneroverdi raggiungono proprio i granata in Serie A. Venezia e Salernitana unite anche nel destino, non solo da una bella amicizia tra le tifoserie. Entrambe le squadre, dopo aver sofferto e rischiato la C due anni fa, tornano a braccetto in Serie A come nel 1997-98. A segnare il gol che regala la promozione ai lagunari è il “Doge” Bocalon che ha giocato con la maglia della Salernitana tra il 2017 e il 2019. Tra le fila veneziane c’è anche Cristian Molinaro, nativo di Vallo della Lucania e cresciuto nella Salernitana. Sull’altra faccia della medaglia c’è il Cittadella che proprio nel 2019 perse la finale playoff in un altro derby contro l’Hellas Verona. Ai granata veneti vanno comunque gli applausi per il gioco mostrato, non solo questa sera. E’ un addio amaro per capitan Iori, all’ultima partita in carriera.

Si parte dall’1-0 arancioneroverde del Tombolato. Al 10′ sono i padroni di casa a creare il primo pericolo con Aramu che impegna Kastrati dalla distanza. Il Cittadella risponde alla grande al 26′, quando una verticalizzazione di Iori trova l’inserimento di Proia che infila Maenpaa e porta in vantaggio gli ospiti. Per il Venezia le cose si complicano al 36′: follia di Mazzocchi che, appena ammonito, commette fallo su Donnarumma prendendosi il secondo giallo in pochi secondi. La superiorità numerica galvanizza il Cittadella, al quale basta un altro gol per raggiungere la promozione. Ci prova Branca nella ripresa con un sinistro al volo deviato in corner da Maenpaa. Al 65′ il Venezia reclama un rigore per un contatto tra Modolo e Donnarumma, ma Orsato ammonisce il primo per simulazione. Con il Cittadella riversato in avanti, in pieno recupero Bocalon, entrato al 76′, finalizza in contropiede segnando l’1-1 che regala la Serie A al Venezia.

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