di Giuseppe Barbato

Ochoa 6.5: incolpevole sul gol, nel resto del match infonde enorme calma al gruppo e quando chiamato in causa non corre rischi.

Sambia 6.5: difensivamente commette un paio di errori ma è sul pezzo e si distingue anche per delle chiusure importanti. In attacco è sempre presente e accompagna l’azione. Sfiora il gol con due “maledette” (dal 82° Lovato 6: pochi minuti per far sentire il fisico e intervenire bene sugli avversari)

Troost-Ekong 6.5: Nicola lo conosceva e l’ha lanciato subito nella mischia. Non è stato perfetto però è comprensibile, ha bisogno di prendere le misure con i compagni e l’organizzazione di gioco. Compensa con la personalità e l’esperienza.

Bronn 6: sul gol di Strettezza l’errore è suo e in generale nel primo tempo è spento. Nella ripresa cresce di colpi e compie almeno tre salvataggi decisivi.

Bradaric 6.5: per lui vale lo stesso discorso di Lassana. Il cartellino giallo lo condiziona in positivo, recupera tranquillità e gioca un secondo tempo di grande qualità.

Lassana 5.5: nel primo tempo non è sempre in posizione, lascia degli spazi che il Lecce sfrutta spingendo molto dal suo lato di campo. Il giallo paradossalmente lo libera e lo responsabilizza, cresce nei minuti finali (dal 61° Črnigoj 6.5: il primo impatto in granata è assolutamente positivo. Mette il fisico, mette quel minimo di tecnica ed è sempre vicino all’azione)

Bohinen 6.5: una partita esemplare per gestione, tempi di gioco e posizione. Nella seconda parte del primo tempo paga l’atteggiamento troppo rinunciatario della squadra. Cambio inspiegabile (dal 46′ Nicolussi Caviglia 7.5: ogni giorno di più ricorda a tutti che un talento come il suo non si spegne a caso. Fa la partita di ordine e regala anche alcune giocate di altissimo profilo)

Vilhena 7.5: il gol è la cosa meno importante della sua prestazione. Gioca a tutto campo, tratta la palla con tutto l’amore di cui dispone e non sbaglia un movimento. Poco prima di uscire mette il carisma al servizio della squadra e la difende dagli avversari (dal 86° Kastanos s.v.)

Candreva 8: un vero capitano, leader tecnico e carismatico. Nel momento peggiore della squadra l’ha invitata alla calma e a gestire la palla. La sua tecnica è il perno su cui costruire il gioco nella ripresa.

Piątek 8: finora nessun centravanti era riuscito a sovrastare Baschirotto. Lui c’è riuscito. Contro Umtiti il dominio è stato ancora più netto. Non è stato solo sponde e lotte, anche diverse giocate di qualità.

Dia 8.5: un gol, un assist ed è il meno. Dia nel girone d’andata era una macchina da gol ma contribuiva poco alla fase di non possesso. In queste prime partite del 2023 sta migliorando sensibilmente in difesa, se poi torna a essere decisivo con lui…

All. Nicola 7: il gruppo è sempre stato con lui, serviva tempo per ritrovare i meccanismi e metterli in pratica. Solo il lavoro paga, adesso è il momento di prendere questa iniezione di fiducia e raccogliere punti.

Lecce: Falcone 6, Gendray 6, Baschirotto 5, Umtiti 5, Pezzella 5, Blin 6 (dal 77° Askildsen s.v.), Hjulmand 7, Maleh 5 (dal 55° Gonzales 5), Oudin 5 (dal 46′ Di Francesco 6), Colombo 5 (dal 70° Ceesay 5.5), Strefezza 7.5 (dal 77° Banda 5). All. Baroni 5

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