Siamo appena all’inizio della stagione, ma la media spettatori della Salernitana è tra le più interessanti del campionato. Nonostante il calcio spezzatino, l’allerta meteo che ha inciso negativamente in due gare su quattro, la sfida con la Roma giocata alla vigilia di Ferragosto e la crisi economica, sono ben 83000 le persone che hanno affollato il principe degli stadi nei 4 match disputati all’Arechi. Battute nettamente piazze come Bergamo, Verona, Genova (sponda Samp), Bologna e Torino, in parità il confronto con l’Udinese che si trova nei piani altissimi della classifica. Se sommiamo i 12mila di Salernitana-Parma, 7 agosto in coppa Italia con una formazione imbottita di terze scelte, contro un avversario di categoria inferiore e in pieno periodo vacanziero, sfioriamo le 100mila unità. Una buona notizia per la squadra, che può contare sempre sul suo dodicesimo uomo, ma anche per il cassiere e per la società. L’anno scorso, al netto di una stagione condotta per buona parte all’ultimo posto e con le restrizioni imposte dalla pandemia fino a inizio marzo, l’incasso al botteghino sfiorò i 10 milioni di euro. Si punta ad introiti superiori di almeno il 50%, sia per il rendimento della squadra sia perchè le big verranno tutte a Salerno nel girone di ritorno ed è facile prevedere una massiccia partecipazione di supporters locali ma anche ospiti, sparpagliati nei vari settori. L’anno scorso la Salernitana chiuse ottava nella speciale classifica del tifo, con una media di 15072 spettatori (287mila in totale) e il record assoluto dei 30000 per la gara interna con l’Udinese. Il minimo storico per Salernitana-Lazio: 2500 paganti, ma protesta ultras e capienza di 5000 posti.

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