Sarà che l’estate sta volgendo al termine ma io ho sempre più nostalgia. I pigri giorni d’agosto coincidono da sempre con la fine della “vacanza” ed il nuovo inizio lavorativo o di studio. Lontani i tempi dello studio, mi resta il lavoro. Questo strano mestiere – il giornalista – che mi impone il rispetto della memoria. E la memoria mi rende – nitida e tremenda – l’immagine di quel giorno d’aprile del 2019 quando non ho più potuto incontrare il sorriso di Mario.
Da quel giorno ho pensato molte volte a lui. Ai nostri sguardi sugli spalti dell’Arechi, le nostre magliette granata, il nostro gap generazionale che rendeva lui giovane e incredibilmente proiettato verso un brillante futuro ed io “vecchio” cronista abituato a combattere con le brutte notizie. Come quella di quel giorno di aprile. Dopo quell’istante, tutto è stato diverso. Anche la mia concezione della vita.
Sabato ritroverò Mario negli occhi di chi gli ha voluto un gran bene, la sua famiglia, gli amici. Lo ritroverò anche negli occhi di quei ragazzi che calcheranno il terreno sintetico del campetto di calcio di Lancusi. Saranno occhi giovani e pieni di energia, di musica da ascoltare, di vacanze da fare, di tuffi e falò sulla spiaggia, di viaggi e progetti per il futuro. Sarà come riabbracciare Mario, i suoi sorrisi e la sua gioia di vivere. Lo faremo tutti insieme, noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo avuto tra noi come dono di Dio. L’appuntamento è al campetto sportivo di Lancusi, frazione di Fisciano, sabato 28 agosto alle ore 20.