La questione è davvero semplice. Oltre ogni chiacchiera, illazione, complotto presunto o reale, il problema dello stadio Arechi e del suo necessario “adeguarsi” alla Salernitana e ad uno standard di civiltà è problema squisitamente di geo-politica.

Domani alle 18, presso l’Hotel Mediterranea, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato la presentazione al pubblico del progetto di ristrutturazione complessiva dell’impianto di via Allende, finanziato con 35 milioni di euro di soldi pubblici, il cui studio tecnico è stato affidato alla Milan Ingegneria. Guarda caso la presentazione arriva proprio a ridosso dell’ennesimo polverone mediatico nel quale è piombata l’amministrazione comunale di Salerno per la mancata riapertura della curva Nord.

Sarà un caso? Ovviamente no. Per mettere la classica “pezza” alla situazione a dir poco critica nella quale versa Palazzo di Città all’indomani dell’ennesima promessa non mantenuta (cosa che costa pesantemente non solo alla tifoseria ma anche alla stessa società, che si dice pronta ad azioni legali), il governatore De Luca proverà a gettare acqua sul fuoco, illustrando da par suo – in modo enfatico e ricco di iperbole – un progetto di ristrutturazione che – vi ricordate? – fu annunciato poche ore dopo le dichiarazioni di Danilo Iervolino il quale si offriva di pagare di tasca propria la manutenzione straordinaria dello stadio.

Siamo certi che anche stavolta l’ex sindaco di Salerno saprà catalizzare l’attenzione di media e pubblico sul progetto di ristrutturazione nel suo complesso, lasciando in ombra l’annosa questione della curva Nord (che potrebbe essere risolta adottando lo stesso modus operandi di tante città italiane, dove l’area parking per gli ospiti è a una certa distanza dallo stadio, con un servizio navetta idoneo). Se questa cosa non può accadere a Salerno, probabilmente rientra in un discorso più ampio. E ci fermiamo qui.

Di certo è che se il rapporto tra Comune e società non risulta idilliaco, non lo è nemmeno tra Comune e tifosi, con una piazza che è pronta a scendere in campo al fianco di patron Iervolino per reclamare uno stadio degno della serie A.

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