“Anzitutto mi auguro che domani possa esserci uno stadio pieno per celebrare l’ottima stagione che hanno disputato i ragazzi. La cosa importante, al di là del risultato, è che la gente possa identificarsi in questa squadra e, sotto questo punto di vista, la crescita è stata costante e si è creata la chimica giusta. Vorrei vedere tante famiglie e i bambini, in futuro cercheremo di coinvolgere tutti quanto più è possibile perchè la Salernitana è patrimonio della gente. Ciò detto, ci teniamo a chiudere bene contro una squadra che ha la stessa ossatura da diverso tempo. Futuro? Si costruisce ogni giorno. Il mio referente principale è il direttore sportivo De Sanctis, lui sa perfettamente quali siano le mie idee e in quali reparti bisognerà intervenire. Ad esempio siamo un po’ carenti sugli esterni alti, occorrerà lavorare su una rosa equilibrata e che possa fare un salto di qualità ulteriore per consolidarsi e per regalare soddisfazioni attraverso idee, identità e gioco. A breve vedrò anche il presidente Iervolino, so che si vuole dare più stabilità soprattutto ai giocatori che hanno assicurato un ottimo rendimento. Dia? Lui è tra questi. Vedremo”. Queste le parole del tecnico della Salernitana Paulo Sousa in conferenza stampa.

Il trainer portoghese, a un passo dal rinnovo, prosegue proiettandosi al ritiro e al futuro: “So che c’è la voglia di costruire un centro sportivo, sotto questo aspetto mi sono relazionato con l’amministratore delegato Milan e spero possa accadere il prima possibile per accelerare il processo di crescita del club. Quanto al ritiro, deve esserci sempre una mentalità vincente e quella pressione positiva che ci renda sempre più competitivi. Chi fa questo mestiere deve sentirsi fortunato, il calcio ci rende felici. Metodologia di lavoro? Nella prima settimana dovremmo concentrarci sull’adattamento all’intensità, un po’ come facciamo in alcuni momenti della stagione. Ora i giocatori avranno bisogno di un po’ di riposo e dovranno recuperare energie psicofisiche per presentarsi in ritiro al meglio. Peccato che qualcuno dovrà aggregarsi alle rispettive nazionali, dovremo prevedere un programma diverso almeno nei primi giorni. Modulo? Come ho detto prima dobbiamo aggiungere elementi in alcuni reparti, ci sono delle idee specifiche e ne ho parlato con il direttore sportivo da diverso tempo. Lui ha una lista di nomi sui quali lavoreremo, il processo di crescita deve essere costante e qui ci sono i presupposti per fare un buon lavoro. Poi i risultati sono sempre una incognita, ma bisogna essere ambiziosi e avere coraggio. L’allenatore della Nazionale sta convocando tanti giovani, la paura di perdere non deve prevalere sulla voglia di migliorarsi e di essere competitivi a tutti i livelli e contro chiunque avversario”.

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