Di Vanni Vignes
E’ finito il tempo dei calcoli, delle discussioni, degli esperimenti: questa sera contro l’Empoli, la Salernitana ha il primo match point a propria disposizione e per di più se lo gioca sul proprio turno di servizio, visto che la sfida ai toscani andrà in scena all’Arechi, deserto, ma pur sempre fortino granata. Nulla di matematico in caso di vittoria, ma tenere a 4 punti di distanza l’eventuale più vicina rivale a 2 sole giornate dal termine, avrebbe il profumo di play off. E’ finito anche il tempo dei “io lo avevo detto”, “non possiamo andare in A”, del più simpatico “Lotito ha ordinato di non vincere” o peggio ancora, il tempo del “galleggiamento”. Questa squadra ha finalmente dimostrato sul campo, con l’impegno quasi mai mancato, con il sacrificio e soprattutto con i risultati, che la Salernitana gioca senza nessun freno a mano tirato. E’ una squadra che ha i suoi pregi ed i suoi difetti, che paga una rosa probabilmente incompleta e questo è un crimine per il quale qualcuno dovrà pagare; perchè gia a gennaio questo limite era evidente, così come era evidente che intervenendo nel modo corretto, a Crotone la Salernitana avrebbe giocato per un obiettivo più importante rispetto alla qualificazione ai play off. Ma non è questo il tempo nemmeno dei processi, che pure andranno fatti, per rispetto ad una tifoseria che mai ha fatto mancare il proprio appoggio, inghiottendo spesso bocconi amarissimi. Questo è il tempo del raccolto, è il tempo dello sprint finale, deve essere il tempo della gloria. Faccia a faccia granata e toscani si sfidano per un posto in paradiso. La Salernitana farà a meno del suo giocatore probabilmente migliore, di sicuro più incisivo, Lombardi. Di contro però, Ventura può sfruttare una squadra galvanizzata, organizzata, pronta al sacrificio, come ampiamente dimostrato nelle ultime gare. Con Cittadella e Crotone, Di Tacchio e compagni hanno anche manifestato una condizione atletica invidiabile, finalmente. Ciò che avevamo immaginato non senza timori, per fortuna si è rivelata una scelta azzeccata. Ventura ha deciso di rinunciare ad un po’ di brillantezza alla ripresa per poi ritrovare una squadra pronta e reattiva nelle fasi calienti: chapeaux. Di contro, l’Empoli arriva da 2 sconfitte, vede i play off più lontani e dovrà quindi fare i conti anche con la paura, che in certe situazioni, non aiuta di certo. Il tecnico ospite in conferenza ha spiegato che l’atteggiamento sarà il solito, il 4/3/3 che aveva riportato in alto la sua squadra, perchè a questo punto della stagione non ha più senso provare a trovare alternative, non ci sarebbe tempo. Lo stesso discorso siamo certi lo farà Ventura ai suoi ragazzi. Ci aspettiamo in campo la Salernitana migliore dal punto di vista del rendimento offerto. Quella cioè schierata col 3/5/2, con Kiyine e Cicerelli esterni, Migliorini a guidare la retroguardia (per fortuna Billong si è autoescluso) e Djuric e Gondo in avanti. Probabile il rientro di Dziczek in luogo di Maistro, con Di Tacchio ed Akpa ad agire ai suoi fianchi. Indipendentemente però da chi e come scenderà in campo, ci aspettiamo una Salernitana, “salernitana”. Una squadra che rispecchi fedelmente l’indole e l’animo della sua gente. Una squadra agonisticamente cattiva, determinata, vogliosa e cazzimmosa. Una squadra disposta a vendere cara la pelle, pronta al sacrifico, pronta alla battaglia, pronta a dare tutto ciò che ha in corpo pur di portare in alto il proprio nome, la sua dignità, la sua storia. E’ finito il tempo delle chiacchiere, questo è il momento della gloria. Avanti ragazzi, andate A prenderla. Forza Salernitana, sempre.