Sarebbe bello – e grazie alle moderne tecnologie assolutamente possibile – recuperare la memoria storica di ciò che è stato detto e scritto in questi 10 anni di era Lotito a Salerno. Per mettere i puntini sulle “i”, gli accenti e le virgole al posto giusto. Forse non tanti ricorderanno – ad esempio – che la contestazione all’attuale proprietà della società granata partì dal portico del Comune di Salerno, il giorno stesso della presentazione del duo Lotito-Mezzaroma alla presenza dell’allora sindaco Vincenzo De Luca. Era stata annunciata la nascita di una società di calcio chiamata “Salerno Calcio”, una creatura estranea alla storia, ai colori ed ai simboli della Salernitana. E non pochi decisero di stare dalla parte della storia, i cosiddetti “inceppati”. Battagliando non poco fino a quando il duo Lotito-Mezzaroma finì per riacquistare denominazione, simboli e colori sociali.

E dopo quell’affermazione di “salernitanità” viscerale – altro che inceppamento – di vicende legate alla mancanza di rispetto per un intero popolo, per la storia centenaria della Salernitana e altre “quisquiglie” come diceva il grande Totò, ve ne sono state diverse. Da una parte la società con la sua gestione impeccabile di conti, stipendi e parte amministrativa, dall’altra la piazza che non ha mai gradito il rapporto inesistente con la proprietà. Ma tant’è. Nel calcio quello che conta – dicono quelli del politically correct – sono i numeri e i fatti. Degli inceppamenti di coloro i quali tengono a quella maglia più di ogni categoria, poco ci si interessa e poco contano.

Fatto sta che dal 10 maggio 2021 ad oggi, il sapore della festa per la storica promozione in A (merito di questo gruppo, di questo allenatore, di questi calciatori e di questa società) è mutato radicalmente ed oggi l’ansia pervade tutti. Ognuno fa finta di nulla e pensa dentro di sè che sia impossibile arrivare alla mancata iscrizione della Salernitana. Ma la paura c’è e fa 90. Ormai mancano solo 24 ore alla scadenza del conto alla rovescia imposto dalla Figc a Lotito. Il comunicato della società inviato oggi – poi – conferma in modo eloquente come tutta la corrente di pensiero circa la non sussistenza di problemi legati alla multiproprietà (per la serie, la multipropreità è un falso problema) sia fondata esclusivamente su principi di ordine filosofico e metafisico. La realtà è che la multiproprietà – come sottolineano i vertici della Salernitana – è il problema da risolvere. E questa considerazione firmata U.S. Salernitana mette una pietra tombale su tutte le polemiche sorte in questi anni.

Come andrà a finire questa incredibile vicenda dell’iscrizione della Salernitana? Dovremo attendere ancora 24 ore. La redazione di SalernitanaLive ha deciso – in queste settimane – di limitare al massimo la diffusione di notizie relative alle trattative in essere proprio per non alimentare dibattiti inutili in città. Ora però i tempi stanno scadendo e occorre imprimere velocità ad ogni direzione che la società abbia deciso di seguire. Trust o vendita diretta, si faccia tutto presto e senza errori. Lo chiedono i salernitani. Lo esige la storia. Lo pretende la maglia.

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