di Giuseppe Barbato

La salvezza comporta l’obbligo di riscatto per alcuni giocatori, come Mikael e Bohinen, ma non per altri. Significa che alcuni dei protagonisti della cavalcata salvezza hanno concluso la loro esperienza a Salerno, su tutti Federico Bonazzoli e Simone Verdi. I due, a suon di gol e giocate, hanno conquistato l’amore della tifoseria. Assolutamente ricambiato in queste settimane dai due attaccanti che, in vista di quest’addio, hanno salutato la gente di Salerno con dei post emozionanti sui propri profili Instagram.

Il primo a spendere due parole è stato il bomber di Manerbio, con due foto di lui esultante e commosso sotto la curva e questo post:

“Quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte”

Mi sono concesso qualche ora in più per scrivere queste righe, e per una volta ho voluto lasciarmi trasportare dalle sensazioni profonde che provengono dal cuore e non da quelle glaciali e roboanti dell’istinto.
Grazie Salerno. Semplicemente Grazie. Infinitamente Grazie. Mille e mille volte ancora Grazie.
Un viaggio INSIEME iniziato il 4 agosto 2021 e terminato il 22 Maggio 2022 come meglio non si poteva, con un lieto fine che nemmeno le più belle favole sanno regalare.
Nel mezzo di questi 9 mesi una valanga di emozioni, sentimenti, difficoltà, paure, ma sempre con un unico denominatore comune: La consapevolezza di potercela fare, di dovercela fare e di regalare a questa magica gente e a questa magica città un SOGNO, che in fondo era anche un po’ il nostro sogno, era un po’ il SOGNO di tutti. 
È stato subito amore reciproco, la sensazione fin dal primo istante di essere arrivato nel posto giusto al momento giusto, tra le vostre braccia.
Quelle braccia che non hanno smesso nemmeno per un secondo di coccolarmi, di cullarmi, di proteggermi, quelle braccia che non mi hanno mai lasciato solo.
“Bonazzoli fa gol”, sono le uniche 3 parole che rimbomberanno costantemente nella mia testa, senza via di fuga, senza tregua.
Ho dato tutto me stesso per questa gloriosa maglia, ho lottato con tutte le mie forze, raschiando fino in fondo il barile, fino all’ultima goccia di sudore.
Oggi lascio Salerno con un unico pensiero: Quello di non sapere se sono riuscito a restituirvi tutto l’amore, l’affetto e la gratitudine che VOI avete dato a me.
Grazie Salerno, Grazie Salernitani, Grazie Sud, INSIEME abbiamo scritto una pagina indimenticabile di STORIA.
Non vi dimenticherò MAI!

Oggi è stato il fantasista di Broni a salutare la gente granata, anche lui con due foto: la prima della spiaggia di Santa Teresa, la seconda di lui esultante col Venezia. E queste parole:

Ho sentito tanti di voi ringraziarmi, ma la realtà è che sono io a dover ringraziare voi, dal profondo del mio cuore. 
Sei stata la luce nel buio, hai avuto la capacità di farmi ritrovare serenità e gioia con il pallone tra i piedi e nella vita personale. Una città meravigliosa con persone speciali sempre pronte ad aiutare: l’amore che mi dimostrate tutti i giorni mi commuove. L’urlo dei tifosi che grida il mio nome dopo un goal sarà tra i più bei ricordi dalla mia vita. Certi amori ritornano, come le onde del mare. Chissà cosa ci riserverà il futuro. 
Per ora non posso fare altro che ringraziarvi: 
STU CORE T’APPARTEN. 

Anche la fidanzata e futura moglie di Verdi, Laura Della Villa, sul proprio profilo personale ha voluto spendere due parole per Salerno e per quello che la città le ha restituito, segno di un amore diffuso che va oltre la singola prestazione del giocatore:

“Ma io non cerco la salvezza nell’indifferenza: il brivido è la miglior parte dell’umanità. Per quanto il mondo faccia pagar caro il sentimento, l’uomo, quand’è commosso, sente nel profondo l’immensità.” J.W. Goethe, Faust

In realtà io nell’indifferenza l’ho cercata, quella salvezza. L’ho cercata per non soffrire nel salutarti. 
L’ho cercata provando a mantenere un distacco. 
Anni fa è stata troppo dura salutare questa “Campania Divina”, come cita un cartellone all’aeroporto di Napoli. Era troppa la paura di riprovare quella tristezza, tristezza che mi ha consumata e mi ha forse impedito di vivere a pieno quello che è arrivato dopo, a Torino. 
Ma tu, Salerno, hai vinto. E con te ha vinto la mia natura.
Tu, Salerno, mi hai fatto commuovere. 
Tu, Salerno, mi hai fatto sentire nel profondo l’immensità. 
L’immensità del bello, del buono, del gentile, del profumato.
Mi hai fatto commuovere tra i vicoli, nella gentilezza dei tuoi abitanti. 
Mi hai fatto commuovere tra gli spalti, nella passione dei tuoi tifosi.
Quanto mi hai restituito, Salerno.
Ogni volta che si carica la propria vita su un camion chiusa tra le scatole, un pezzo di cuore resta a terra. 
È bello pensare che custodirai sempre una parte di me. 
Che sia un arrivederci o un addio, sono pronta a provare questa tristezza nel salutarti, perché tutto quello che ci hai dato vale molto di più.

Ogni post ha ricevuto centinaia di risposte, tutte dello stesso tenore “restate, Salerno vi vuole bene”. L’auspicio di tutta la piazza è che i due possano tornare: a Torino e alla Sampdoria non hanno trovato la loro dimensione, umana e tecnica, e Salerno ha rappresentato loro un’occasione di rilancio.

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