Pochi colpi? Vero, ma guai a sottovalutare la riconferma di tutti i big

E’ certamente vero che la Salernitana abbia svolto un ritiro senza volti nuovi, al punto che l’allenatore si è spesso lamentato in conferenza stampa. Ed è altrettanto vero che le scommesse non bastano e occorrerebbe prendere una certezza per reparto allargando i cordoni della borsa. Ma guai a sottovalutare la scelta del presidente Danilo Iervolino di trattenere, di fatto, tutti i migliori calciatori della rosa togliendoli dal mercato. Considerando quanti investimenti ha fatto la società in 18 mesi e quanti ancora ne farà per il centro sportivo, realizzare una plusvalenza avrebbe rappresentato una strategia coerente rispetto alla politica dell’autofinanziamento. Invece, ad oggi, i granata possono contare su quella famosa base che ha conquistato una splendida salvezza l’anno scorso fermando tutte le grandi del campionato e togliendosi numerose soddisfazioni dall’esonero di Nicola in poi. Ochoa, Daniliuc, Pirola (riscattato per 5 milioni), Gyomber, Kastanos, Candreva, Dia (riscattato per 12 milioni),  Lassana Coulibaly, Bradaric e Mazzocchi sono ancora a Salerno, senza dimenticare che Maggiore, Sambia e Bohinen non sono propriamente gli ultimi arrivati. Altrove è accaduto qualcosa di diverso. Il Milan ha speso tanto perchè ha venduto Tonali a 70 milioni, l’Inter ha fatto il ritiro senza portiere e ha perso Skriniar, Brozovic e Dzeko, il Napoli campione d’Italia ha dovuto sopperire alla partenza di Kim, a Roma Mourinho si lamenta più di Sousa, la Lazio ha sacrificato Milinkovic Savic sull’altare dei milioni di euro arabi, l’Empoli ha ceduto Vicario e Parisi, il Bologna in 24 ore ha salutato Schouten e Arnautovic (oltre a Sansone), l’Udinese non ha rinnovato il contratto a Pereyra e ha venduto il leader della difesa Becao. E’ vero che bisogna guardare in casa propria e che ci sono esempi virtuosi come il Genoa, ma il mercato va in una direzione ben precisa e la Salernitana, pur abbastanza ferma per settimane e con budget ridotto, ha trattenuto i big. Rifiutando anche offerte importanti.