Era dal 13 maggio che in città si respirava un clima surreale per la paura di perdere le gare di playout, poi trasformatasi con preoccupazione (ansia) enorme di far parte di un disegno già scritto finalizzato a far retrocedere la Salernitana per permettere alla Sampdoria, in C il 13 maggio 2025, di risalire la china, quando la gara di andata dei playout fissata col Frosinone il 19 maggio viene sospesa. Se ne dà apparentemente la colpa ad una penalizzazione del Brescia che lo porta in Lega Pro, con conseguente salvezza dei ciociari e disputa dei playout con la Sampdoria. E così dopo varie soste determinate dai ricorsi sportivi si giunge, finalmente al giorno dei playout. La gara di andata favorisce la Sampdoria ma i granata continuano a crederci nella salvezza per la permanenza in B e, ieri sera, dopo aver fatto il biglietto in 20 mila quasi, si recano all’Arechi, certi di assistere ad una gara, certi che il campo avrebbe decretato il vincitore. Oltretutto già divisi tra chi voleva entrare e sostenere e chi invece al grido di “Salerno non si piega” aveva comunicato che sarebbe rimasto fuori lo stadio. Come aveva fatto a Genova. Ma così non è stato. Ieri si è assistito ad una ripetizione di vecchie gare con giocatori della Salernitana non pervenuti, forse perché con la testa altrove, alla nuova società della quale avrebbero fatto parte dal nuovo anno calcistico. Per giungere nel secondo tempo a tre sospensioni, per lancio di oggetti, per oltre 20 minuti con dichiarazione finale dell’arbitro che mandava tutti a casa e ciò perché iniziava a volare di tutto. Certo il signor Doveri e il resto della terna arbitrale hanno contribuito notevolmente a inasprire gli animi. La causa: il goal di Ferrari regolare annullato, il rigore per fallo su Soriano non concesso e l’ assist con la mano sul goal di Coda ritenuto regolare. Il destino scritto e pilotato si è compiuto, a scapito di una città che nel giro di due anni ha perso la A e poi la B.Manfredi, dal canto suo, felice scortato dalle sue guardie del corpo assoldate per venire all’Arechi, manco fossimo terra di nessuno, dichiara: ” Grande lavoro da parte di tutti, abbiamo meritato questa possibilità”. Della società granata solo Milan entra in sala stampa, si saprà poi che Marino e Valentini verranno esonerati e, precisa ” questa è una notte molto triste c’è profonda amarezza e delusione. Non dovevamo arrivare a questi playout….Non indietreggeremo rispetto all’impegno, ci sarà un progetto partendo dalla serie C. Condanniamo gli episodi di violenza ma capiamo che non si doveva arrivare ad un playout con presupposti diversi da quelli da cui eravamo partiti”.La giustizia sportiva è già a lavoro per individuare i responsabili e, alla società oltre la ammenda pecuniaria dovrebbe essere inflitta una squalifica del campo per molto tempo, si vocifera addirittura che la Salernitana giocherà fuori regione per molto.Col senno di poi ci si domanda se non fosse stato meglio per la Salernitana che i vertici societari avessero deciso in mattinata di non giocare la gara ieri sera.Dopo un mese di sofferenza il disegno è compiuto. La Sampdoria è salva.

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