di Giovanni Di Domenico
“Ripartire dalle certezze” esordisce così Vincenzo Italiano nella conferenza stampa pre Salernitana. La Fiorentina vuole riscattarsi dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Juventus. I viola, attualmente al sesto posto, sono in piena corsa per un posto in Europa: “Mi piace quello che stiamo proponendo nell’ultimo periodo, gli episodi contro la Juventus non ci hanno aiutato. Nonostante i cambi di formazione riusciamo sempre a mantenere la nostra identità. Per me ogni partita è difficile, se si riesce a farla diventare facile è merito nostro. Giocheremo in un campo caldissimo, la Salernitana si gioca la vita, dobbiamo andare forte come andranno forti loro. In campionato stiamo attraversando un buon momento e dobbiamo continuare a dimostrare il nostro valore: abbiamo tutti i mezzi per fare un’ottima partita”.
Italiano ha fatto il punto sull’infermeria: “Bonaventura non è al 100%, Castrovilli e Torreira non ci saranno. Odriozola sta molto meglio rispetto a Bonaventura, sta spingendo per essere al 100%. E’ in netto miglioramento”.
Sull’avversario: “Per la Salernitana ogni partita è l’ultima spiaggia, non può permettersi di perdere punti e ha un margine di errore quasi sottozero. Incontreremo una squadra che cercherà di vincere e di non mettere in pericolo la gara. All’andata abbiamo fatto vedere di essere più avanti rispetto a loro, ma adesso sotto l’aspetto mentale cambia tutto. Domani troveremo una squadra affamata di risultati. Tutti gli attaccanti della Salernitana possono farci male, sono giocatori forti e in grado di mettere in difficoltà chiunque”.
Italiano ha poi concluso: “Dal canto nostro ci restano sei partite per concludere al meglio il campionato e non abbiamo alcuna intenzione di staccare la spina. Mi auguro di ottenere un risultato positivo, anche noi ci giochiamo qualcosa di importante. Scendiamo in campo per cercare di non subire gol. Dobbiamo continuare ad essere concreti per centrare l’obiettivo. Ritengo che la Fiorentina stia facendo un ottimo lavoro e per farlo diventare un capolavoro bisogna giocare le ultime sei partite come se fossero le prime sei. Continueremo a proporre il sistema di gioco che ci ha permesso di essere apprezzati come squadra. Per dare il massimo dobbiamo fare affidamento sulle certezze, senza stravolgere. Sono le caratteristiche dei giocatori che possono portare ad alcune variazioni. Concedere poco fa la differenza, ma sia la qualità nell’attaccare che nel difendere determinano le partite. Negli ultimi 16 metri spesso sbagliamo la lettura e i portieri devono fare i miracoli. La mia idea è tirare di più e far tirare meno gli altri, credo che ci stiamo riuscendo”.