di Vanni Vignes

Le parole speranzose del premier Draghi e la conferma dell’apertura dello stadio Olimpico per gli Europei ha fatto sì che Dal Pino abbia spinto per una ridotta, ma seppur simbolica riapertura degli stadi nostrani. L’idea sarebbe quella di accogliere 1.000 spettatori negli stadi aperti per far vivere ai tifosi almeno il rush finale di campionato diviso fra scudetto, qualificazioni alle coppe europee e salvezza! La condizione imprescendibile è: solo per le Regioni in zona gialla.

Da quel finora trapela dai vari siti web pare che oltre al numero di spettatori già prefissato, le riaperture prevederanno le seguenti condizioni:
• ingressi scaglionati non solo dentro allo stadio con vie di uscita ed entrata separate, ma anche nelle zona dirette verso l’impianto sportivo con corridoi retrattili
• misurazione tramite apposite telecamere dello stato febbrile – con divieto in caso di temperatura corporea oltre i 37,5°C
• acquisto online dei biglietti
• uso dell’app MITIGA, che controllerà le distanze fra le persone dentro allo stadio e identificherà tramite QR code la persona e indicherà se è vaccinata o negativa al tampone
• il distanziamento fra spettatori dovrà essere di un metro e mezzo
• obbligatoria la mascherina sempre indossata

Cosa succederà alla serie A ed alla serie B, visto che la riapertura degli stadi è stata prevista solo dal 1° giugno? Forse ci sarà una via d’uscita. Se la Campania diventasse entro maggio zona gialla, allora potrebbe essere avanzata la richiesta – da parte della società – di riapertura parziale dello stadio Arechi per soli 1000 spettatori. Staremo a vedere.

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