di Giuseppe Barbato

Boulaye Dia al centro dell’attacco, maglia numero 9, e una folta trequarti a girargli intorno: questa la scelta di Aliou Cissé per Senegal-Olanda. L’assenza di Sadio Mané ha imposto un cambio nello scacchiere dei campioni d’Africa, senza separarsi dal bomber granata. Dia è rimasto l’unico riferimento in attacco, per un Senegal in via di rinnovamento. La prima partita del girone non è andata benissimo, sconfitta nel finale su cui pesano gli errori del portiere Mendy e Dia in campo per 69 minuti.

Come ha giocato il bomber senegalese? Per capirlo bisogna partire dagli avversari. Van Gaal ha schierato la sua Olanda con una robusta difesa a 5 e un centrocampo fisico. Una sola punta di ruolo, Janssen, e Gakpo a fare da cerniera. Perfino Frankie De Jong si è sacrificato in fase di non possesso. La linea difensiva era molto bassa, a protezione di Noppert, e il possesso olandese era soprattutto nella propria metà campo per gestire e ripartire. Risultato? Pochissimi spazi da giocare e necessità di sfuggire all’imbuto Orange. Centro intasato e tanta spinta sugli esterni, con Ismaila Sarr sugli scudi.

La partita di Dia è stata subito difficile, considerando questo e la marcatura di De Ligt e Van Dijk. Il blocco olandese, basso e compatto, annullava tutti gli spazi in profondità. Tuttavia non si è scoraggiato e si è mosso bene su tutto il fronte d’attacco; pochi palloni giocati ma sempre di qualità (91% di passaggi riusciti, un solo errore all’attivo) e la conclusione più pericolosa del Senegal è sua. Siamo al 65°: il Senegal ruba palla a metà campo e parte rapido in contropiede. Dia prende due metri a Van Dijk e chiama il passaggio in profondità che però non arriva con i tempi giustissimi: pur col centrale del Liverpool che sta rientrando Dia calcia un destro velenoso sul primo palo, Noppert è attento e respinge in angolo.

Pochi minuti dopo esce dal campo: la sensazione è che il Senegal, senza di lui, perda il riferimento centrale e completi il proprio smarrimento. Il resto è tutto negli errori di Mendy che decidono il match. Il Senegal resta una squadra attrezzata, ben messa in campo e con grandi opzioni. Le manca il guizzo, quello spunto decisivo che Dia ha dimostrato in granata e in Nazionale fa vedere a corrente alternata. Venerdì alle 14 contro il Qatar padrone di casa avrà l’occasione di rifarsi.

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