Parlare oggi di motivi di ordine pubblico rasenta l’assurdo. Anzi lo supera. All’indomani della farsa perpetrata dal Gos (gruppo operativo sicurezza) di Castellammare di Stabia in danno alla tifoseria della Salernitana, è utile soffermarsi e ragionare a mente fredda, anzi gelida, rispetto a quanto accaduto nelle ultime ore. Una circostanza è evidente a tutti: l’assoluta inadeguatezza di alcune procedure burocratiche legate al mondo della sicurezza e dell’ordine pubblico in Italia, con particolare riferimento alle gare di calcio.

Prima la trasferta vietata per “garantire” la sicurezza

Ad inizio settimana era giunta la decisione della Prefettura di Castellammare di Stabia di “vietare” la trasferta a tutti i tifosi salernitani non residenti in città, escludendo di fatto un bacino di utenza di oltre 800mila persone, se si considera la popolazione del territorio provinciale di Salerno. Il derby tra le vespe stabiesi ed il cavalluccio granata sarebbe stato spettacolo per soli pochi eletti residenti nel capoluogo. Ma la questione fin da subito è apparsa strana, tanto da suscitare la reazione non solo della società ma anche del Comune di Salerno.

Poi via libera a tutti, anche senza la tessera del tifoso

Dopo l’annuncio di diversi gruppi ultras, nonchè del Coordinamento Salernitana Clubs, della diserzione totale dalla trasferta in terra partenopea, qualcuno – forse stimolato dal calo evidente di incassi – ha deciso di fare un passo indietro e così è arrivata in città la notizia che la trasferta di Castellammare sarebbe stata libera ed aperta a tutti, anche senza l’esibizione della tessera del tifoso. Un’assurdità prima, un’assurdità oltre il ridicolo poi. Ma tant’è.

Il grande bluff del “disordine” pubblico

La verità – amara per molti versi – è un’altra. E’ che in Italia esistono delle pratiche burocratiche assurde in virtù delle quali una città intera viene blindata con piani viari alternativi, chiusure di metropolitane, barriere di container e altro ancora anche se poi ad assistere al match arriva appena una cinquantina di tifosi. Mentre poi non si riesce a garantire l’incolumità di una tifoseria passionale e calda come quella granata solo perchè l’arrivo dei tifosi non sarebbe stato sotto controllo? Le domande sono tante, le risposte ben poche.

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