di Giuseppe Barbato

Costil 6,5: preciso e attento nelle situazioni, buono anche in costruzione. Incolpevole sui gol

Mazzocchi 4,5: tantissime sgroppate, quasi tutte a vuoto. Passaggi e cross imprecisi in quantità industriale. Anche nervoso in alcuni frangenti, copre poco gli spazi dal suo lato

Gyömbér 4: la sceneggiata finale contro Chiffi è l’immagine dello slovacco in questo momento. Sempre in ritardo, sempre mal posizionato. Ha il secondo gol sulla coscienza

Fazio 6: l’errore sul gol di Luvumbo toglie mezzo voto a una partita esemplare, soprattutto sul talentino sardo che chiude con diverse giocate da applausi (83° Ikwuemesi 6: l’assist a Dia è una giocata di alta scuola, da centravanti navigato che ripulisce e rende oro un pallone sporco)

Bradaric 5,5: difensivamente lotta ferocemente con Nandez e riesce anche a cavarsela, nel secondo tempo dal suo lato il Cagliari non si fa più vedere. In attacco alterna buone cose a giocate troppo ordinarie

Coulibaly 5,5: rientra dall’infortunio ed è decisamente fuori condizione, un paio di sgroppate alla Lassana perché solo quelle ha nelle gambe. Tanti alibi per lui (76° Łęgowski 5,5: troppo nervoso, si butta sul pallone in attacco con vigore ma in difesa soffre troppo le finezze di Viola)

Maggiore 6: se gli si chiede di fare il regista puro è normale che soffra, nel lavoro di interdizione e copertura degli spazi si fa sentire. Rimandato a quando potrà fare partite più congeniali alle sue caratteristiche

Kastanos 5: il ritorno nella posizione di mezzala non paga, spaesato e fuori dal gioco a parte un paio di giocate interessanti (55° Martegani 5,5: guardare solo l’errore commesso, comunque grave, è la versione salernitana del dito e della luna. Obbligato a ricevere palla larghissimo in zone non sue, sempre spalle alla porta e senza compagni vicino)

Candreva 6,5: nella povertà della proposta tecnica si carica di tutte le soluzioni offensive, muovendosi a tutto campo e cercando giocate di qualità (76° Tchaouna 6,5: non ha solo gamba, il suo dinamismo allarga le maglie della difesa cagliaritana ed è fondamentale nello sprint finale. Si cala anche da terzino per garantire un minimo di copertura)

Cabral 4,5: non è questione di scelte o errori nel passaggio decisivo. Sia nelle posizioni sia nell’interazione con i compagni è troppo distante dai compagni ed egoista (55° Trivante 6: soffre il lavoro sporco di Goldaniga ma riesce a dare quel minimo di movimenti e profondità alla squadra, utile il suo apporto nel miglior momento della squadra)

Dia 6,5: è semplicemente un grande giocatore, nel primo tempo è isolato eppure fa quel che può. Con due movimenti attorno riesce quantomeno a muoversi e agire. Il rigore è la dimostrazione che vuole rimanere e combattere

All. Inzaghi 4,5: se questo è l’esordio c’è ben poco da essere ottimisti. Il proclama ‘Dia è una prima punta’ naufraga dopo 45 minuti, rinunciare alla proposta e al pallone è una scelta che non paga e mortifica i giocatori di qualità. Solo muscoli ed esperienza vengono messi in crisi da un Cagliari ordinato. Nel finale butta cinque attaccanti sperando di trovare una scossa e gli va bene. Troppo poco per salvarsi, bocciato alla prima

Cagliari: Scuffet 6; Nandez 6 (46° Zappa 5,5), Goldaniga 6,5, Dossena 7 (74° Obert 5), Augello 5,5; Deiola 6,5, Prati 6,5, Makoumbou 6,5; Mancosu 5 (46° Viola 7,5); Oristanio 5,5 (64° Jankto 6,5), Luvumbo 8 (83° Shomurodov 6). All. Ranieri 7,5

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