Le sue dichiarazioni in conferenza stampa non lasciano spazio ad interpretazioni: Paulo Sousa non è soddisfatto del mercato condotto dalla società in queste prime tre settimane. Una calma piatta dettata – pare – dalle indicazioni del presidente Danilo Iervolino che, dopo il riscatto di Pirola e Dia, ha chiesto alla dirigenza di operare soprattutto sulla base di prestiti e di dare priorità alle cessioni. Solo dopo aver piazzato altrove i vari Simy, Valencia, Sepe e Bonazzoli ci sarà il placet per migliorare una rosa sicuramente competitiva, ma che necessita di almeno sei elementi per essere completa in tutti i reparti e superiore a quella che si è ben disimpegnata nella passata stagione. Di questo, e di tanto altro, hanno parlato ieri pomeriggio a Rivisondoli il direttore sportivo Morgan De Sanctis e il tecnico Paulo Sousa che, anche lontano da taccuini e telecamere, ha ribadito la propria insofferenza “perchè il mancato arrivo di calciatori nei ruoli chiave mi costringe a lavorare sui singoli e non sul collettivo e in modo specifico come vorrei io. Il campionato si avvicina e, per farci trovare pronti, bisogna intervenire. Invece siamo molto in ritardo”. De Sanctis ha ascoltato le parole del mister, gli ha riconosciuto ancora una volta l’ottimo lavoro svolto e la totale fiducia del club assicurandogli che, al primo settembre, la Salernitana avrà un organico competitivo. I rinforzi arriveranno, in quasi tutti i reparti, ma nei tempi e nei modi previsti dalla società. Iervolino, lo ribadiamo, è stato chiaro e si cercherà di portare avanti la politica dell’autofinanziamento valutando le offerte per i pezzi pregiati e provando a cogliere eventuali occasioni irrinunciabili da metà agosto in poi. Come accaduto l’anno scorso. Di fatto c’è da chiedersi perchè una società che parlava di grossi investimenti, zona sinistra in tre anni e volontà di portare a Salerno top player abbia, d’improvviso, frenato alcune trattative che erano in dirittura d’arrivo. De Sanctis sta lavorando tanto, tutti i giorni, soprattutto sul mercato estero ma senza l’ok della proprietà e senza le partenze dei calciatori menzionati in precedenza ha poco margine d’azione. Solo lo scambio Hongla-Bonazzoli pare possa andare in porto dopo 72 di reciproche strategie. Anche Miretti, tra qualche settimana, potrebbe vestire il granata. 

E Dia? Iervolino lo tratterebbe a meno che non arrivi una offerta superiore ai 30 milioni, per Sousa non si tocca e su questo il tecnico è stato anche oggi categorico e perentorio. De Sanctis va per la via di mezzo: è consapevole che, nell’ottica dell’autofinanziamento, qualche sacrificato di lusso vada messo in preventivo ogni anno, ma ha chiesto alla proprietà di valutare proposte al massimo fino alla seconda settima di agosto. Perchè ora si cercherà la prima punta in funzione alle caratteristiche di Dia e perchè trovare un bomber dello stesso livello sul gong risulterebbe complicato. Stanno arrivando dall’estero proposte milionarie anche per Lassana Coulibaly: per ora la Salernitana resiste e pensa al rinnovo, dovrebbero restare anche Mazzocchi e Kastanos mentre non sono incedibili Maggiore, Fazio, Bronn e Botheim (da oggi sul mercato). In sintesi, però, possiamo dire che Sousa ha avuto rassicurazioni sulla qualità dei giocatori che arriveranno nell’immediato futuro, ma i tempi li detta la società e c’è un budget ridotto rispetto al passato che sarà rimpinguato solo dopo aver piazzato altrove tutti gli esuberi, con annesso risparmio di svariati milioni di euro di stipendi. Hongla potrebbe essere il primo innesto, centrocampista di quantità che può agire anche da difensore centrale. In questo caso addio per Mamadou Coulibaly, proposto al Bari, alla Ternana e al Parma. 

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