Di Giovanni Di Domenico

Intervenuto durante l’Assemblea Elettiva della FIGC, svoltasi questa mattina a Roma, il numero uno della Lega B Mauro Balata ha riassunto quelle che dovranno essere le situazioni e le priorità da affrontare per il campionato cadetto, menzionando anche l’applicazione del VAR: “Dobbiamo chiedere al Governo un intervento diretto a sostenere il nostro mondo. Il presidente Draghi ha dichiarato di impegnarsi a sostenere il sistema sportivo anche per il suo straordinario valore sociale ed educativo: dobbiamo subito dare concretezza a queste parole, per dare risposte alle migliaia di famiglie che vivono dentro al mondo del calcio. Voglio ringraziare Gravina, che ha gestito con straordinaria capacità una situazione permettendo che i campionati terminassero regolarmente. E non è stata una cosa scontata né banale. Gravina ha interpretato il ruolo come un buon padre di famiglia mettendo la federazione al centro. Ora vanno affrontate le nuove sfide, a cominciare dalla riforma dei campionati, con particolare urgenza. E sono riforme da fare tutti insieme. Negli anni abbiamo accumulato difformità per una logica del proprio orticello che ha fatto perdere competitività, chiediamo al presidente di poter risolvere queste anomalie come quella che la Serie B vede nell’asimmetria tra società promosse e retrocesse con un turnover troppo elevato che sfiora il 40% ogni anno”.

“La Lega Serie B ha una grande peculiarità, è il vero laboratorio dei talenti che devono essere valorizzati. Le nostre società danno il 50% dei calciatori delle Nazionali Under 21 e 20. Un’altra anomalia del nostro sistema è quello dei pesi politici in Consiglio federale che devono dare la giusta dignità a tutte le componenti e non deprimere o ancor peggio bloccare le riforme con equilibri anacronistici e non funzionali al sistema. La FIGC deve rappresentare la realtà mutata del mondo del calcio e rendere più giusto il rapporto tra valore e valori. Va poi affrontato con grande urgenza il tema della flessibilità nei contratti con i calciatori per la tenuta dell’intero sistema. È intuitivo che Lega Serie A e Lega B non hanno le stesse risorse e dunque le società non possono erogare gli stessi stipendi. La flessibilità deve essere stabilita attraverso meccanismi automatici e non con singole negoziazioni”.

Sul VAR: “Al neo presidente dell’Aia Trentalange dico che la B ha bisogno del VAR e se non lo abbiamo ottenuto non è certo per nostra responsabilità ma per una serie di motivi per cui non sono state formate le figure necessarie a utilizzare la tecnologia. Io sono da sempre un suo fautore e sono certo che non avremo ulteriori ritardi, lo devo alle società e ai nostri meravigliosi tifosi. Proprio su questo tema durante il suo intervento Alfredo Trentalange ha assicurato la sua disponibilità perché il sistema arbitrale è a servizio del calcio e delle sue componenti”.

Balata ha poi concluso: “C’è tanto da lavorare e nessuno di noi difetta di competenze, impegno e buona volontà. Per raggiungere il risultato e portare in alto il mondo del calcio nella sfida quadriennale che ci attende saranno un arricchimento le diversità di visione, di idee, di ruoli ma sarà necessario che tutti i nostri rapporti siano improntati alla lealtà reciproca. L’etimo della parola deriva dal latino legalitas, i nostri avi ritenevano che il rapporto di fiducia avesse dignità di legge. È così! Le persone perbene rispondono al codice etico della propria coscienza mantenendo gli impegni e perseguendo il bene comune. Cicerone sosteneva che nulla è stabile senza lealtà”.

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