Ecco in sintesi le parole del presidente della Figc Gravina, rilasciate qualche minuto fa nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede federale:
“Non abbiamo assunto alcuna delibera, non ce n’era bisogno. Mi sono limitato a leggere l’atto notarile che disponde l’esclusione dal campionato in caso di mancata vendita entro il 31 dicembre. Ieri abbiamo avuto una richiesta di proroga, ma non è contemplato. Auguriamo alla Salernitana di trovare un acquirente, altrimenti sarà esclusione. Non dobbiamo deliberare, è tuto già scritto nel trust. Le squadre di A hanno manifestato la loro volontà, ma oggi non ci sono state votazioni se non la presa d’atto del verbale della Lega di A.
Se i trustee della Salernitana non sono contenti, ne prendiamo atto e andiamo avanti. Io spero che la Salernitana si salvi, di fatto però se entro il 31 dicembre non cambierà nulla, la società sarà cancellata. Non vogliamo una richiesta di ulteriore proroga, basterebbe una comunicazione che i due trustee hanno definito e accettato la vendita, chiedendo magari 45 giorni per la stipula definitiva, allora siamo pronti a venire incontro alla Salernitana, altrimenti sarete cancellati
Lasciando iscritta la Salernitana sarebbe falsato il torneo, sotto il profilo del punteggio sarà invece tutto regolare in caso di esclusione. Il tema della multiproprietà andava affrontato prima. Le nostre norme sono chiare, c’è stata una deroga anni fa, la responsabilità oggi della Figc non esiste, sarebbe stata una cattiveria inaudita quella di escluderla prima la Salernitana al momento della promozione in A. Abbiamo accettato il trust che resta uno strumento importante, ma oggi abbiamo sancito che le multiproprietà non sono consentite. La città di Salerno pagherà colpe non nostre, ma ci sono ancora giorni per risolvere il problema, dipende tutto da Lotito e Mezzaroma. Devo riconoscere e rendere merito al presidente De Luca che è venuto a parlare con me più di una volta, ma è stato l’unico interlocutore, insieme abbiamo tifato per la soluzione, poi tutti sapete i numeri di questa vicenda e c’è evidentemente qualcosa che non torna e va rivisto”.