U.S.Salernitana. Basta poco per creare il mito. A Salerno la storia la conoscono in molti, ma non tutti sanno che la scintilla che animò i fondatori di “sua Maestà” scoppiò davanti ad una “gelida bionda”. Non fraintendete, nessun doppio senso. La gelida bionda altri non era che una fragrante birra servita ai tavoli dell’antica Birraria Welten, ritrovo abituale degli sportivi salernitani d’inizio 900.

Il “biglietto da visita” della birreria Welten

Birraria Welten, un nome che profuma di storia

Era situata lungo corso Giuseppe Garibaldi (oggi via Roma) nei pressi della Villa Comunale, ad un tiro di schioppo dalla chiesa dell’Annunziata. Siamo nel cuore del centro storico salernitano e i baldi giovani dell’epoca amavano ritrovarsi ai suoi tavolini per fare gruppo e scambiarsi idee ed opinioni sulle nascenti pratiche sportive, tra cui ovviamente anche il football. Tra essi vi era anche Matteo Schiavone, tra i fondatori dell’Unione Sportiva Salernitana.

“Dai, facciamo anche noi la squadra di football e portiamo in alto il nome di Salerno”

Non ne abbiamo alcuna prova certa, ma verosimilmente sarà stata questa la scintilla che ha fatto scoppiare nei cuori dei pionieri della Salernitana la voglia di giocare al calcio e di portare in giro per i campi della regione Campania il nome della città di Salerno. Già perchè allora sport era sinonimo di comunità e identità, quando gli ideali della pratica sportiva si sposavano meravigliosamente con quelli civili e sociali di un popolo che aveva tanta fame di gloria.

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