Di Giuseppe Barbato

Il riscatto della bassa classifica: la sintesi del quarto turno, guardando i risultati e le variazioni di classifica, potrebbe essere questa. Infatti in molti casi le squadre messe peggio alla vigilia hanno sovvertito i pronostici e ottenuto punti preziosi. Se sia una casualità oppure un’inversione di tendenza potrà dirlo già il prossimo turno che inizia stasera.

Prima di raccontare le sorprese partiamo dalle eccezioni: la prima è la Fiorentina che, con la vittoria sul campo del Genoa, dimostra di essere squadra competitiva anche quando Vlahovic non segna. Bonaventura e Saponara, un gol e un assist ciascuno, portano avanti i viola. Il gol della bandiera arriva solo nel recupero, con Criscito su rigore. La seconda è l’Inter di Inzaghi che ritrova la verve offensiva persa contro il Real, straripando contro il Bologna con un tennistico 6-1 e scoprendo Dumfries. Prestazione interessante dell’olandese che ha il compito, non semplice, di sostituire la partenza di Hakimi. La terza eccezione è il Napoli che conquista la vetta solitaria sbancando Udine, 4-0 il risultato finale di una partita controllata da Koulibaly e compagni con la sicurezza della grande squadra.

Le sorprese principali si sono registrate alle 18 di domenica, dove Cagliari e Verona hanno festeggiato il cambio in panchina sgambettando le due romane. Mazzarri inizia con un prezioso pari all’Olimpico contro la Lazio: il cambio di modulo, dal 352 al 442, e le prestazioni dei soliti Joao Pedro e Nandez portano i rosso-blu in vantaggio. Solo nel finale con Cataldi i bianco-celesti evitano la debacle. Sconfitta che invece subisce la Roma al Bentegodi: Tudor prosegue sulla strada percorsa da Di Francesco, ciò che fa la differenza è una ferocia agonistica che punisce una Roma compassata e arruffona alla quale non basta Pellegrini. Entrambi gli incontri si segnalano per alcune bellissime marcature, come quella di Faraoni.

Il fondo della classifica subisce degli scossoni con le risalite di Sampdoria, Spezia e Torino. Pesante è il 3-0 con cui la Samp sbanca Empoli: rappresenta la prima vittoria stagionale dei doriani, ottenuta in uno scontro diretto e contro un avversario che sta dando brutti segnali. Per gli azzurri è la seconda sconfitta casalinga consecutiva, entrambe contro formazioni in lotta come lei per la permanenza. Il Venezia inaugura il nuovo Penzo, ristrutturato per la Serie A, con una sconfitta contro lo Spezia che conquista la sua prima vittoria stagionale, grazie alle gemme di Bastoni e di Bourabia in pieno recupero. Il Torino al Mapei Stadium schiera dal primo minuto la coppia Brekalo-Praet, desideri degli ultimi giorni di mercato del tecnico croato. I due, assistiti dal centrocampo e da Sanabria, creano occasioni in serie ma il gol nasce dai subentrati: recupero palla di Mandragora e destro di Pjaca che s’insacca. Il Sassuolo paga una prestazione opaca e un numero esiguo di azioni costruite.

Concludiamo con il pareggio dello Stadium tra Juventus e Milan che certifica le difficoltà dei bianco-neri che non sanno approfittare dell’errore da matita blu di Theo Hernandez, dal quale nasce il gol di Morata, e pagano l’atteggiamento rinunciatario del secondo tempo, volto solo alla difesa del risultato. Avere un atteggiamento passivo non paga, nemmeno se ti chiami Juventus.

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