A 24 ore di distanza dall’esordio bis della Salernitana nella stagione 2019/20, il verdetto del campo ci racconta di una squadra non solo in affanno dal punto di vista fisico, ma soprattutto in tema di idee e grinta. La squadra di Ventura si è presentata all’appuntamento col Pisa con qualche defezione (Micai e Cicerelli fondamentalmente), ma ciò non giustifica assolutamente la prova scialba dei granata che solo in alcuni frangenti del match hanno messo in campo le idee del proprio tecnico. Per il resto, solo tanta aria fritta. L’unica nota davvero positiva della gara all’Arechi è stata la prova di Cristiano Lombardi, che nel primo tempo ha avuto due lampi che hanno messo in crisi la difesa dei toscani. E in uno di questi è arrivato anche il gol di rapina di Milan Djuric. L’aver ritrovato l’esterno laziale è garanzia per Ventura di un’arma letale che può indirizzare l’andamento stesso della partita. Al netto di ciò, però, l’ex ct della nazionale italiana è uscito dal campo visibilmente crucciato e nelle dichiarazioni post gara ha chiaramente accusato la squadra di scarsa rabbia agonistica, specie nella ripresa, quando è uscito il Pisa con un gioco decisamente più preciso di quello dei granata, costruendo almeno tre palle gol, compresa la rete di Masucci. Insomma un ritorno alla realtà con poche luci e tante ombre, che ci consegna una Salernitana sicuramente non in formato playoff. A ciò si aggiungano i tanti cartellini gialli rimediati durante i quasi 100 minuti di gioco e la frittata è servita. Se questa è la Salernitana che deve affrontare il rush finale del campionato, allora è meglio riporre i sogni di gloria nel cassetto. Per arrivare in fondo e conquistare almeno un posto nella griglia dei playoff, occorre una squadra diversa, che abbia cuore e grinta fino al 90′. La condizione fisica arriverà strada facendo (problema comune a tutte le squadre) ma occorre riprendere un certo senso tattico di stare in campo e confidenza con le geometrie dettate da Ventura.