La Salernitana, battuta anche dal Verona che festeggia una meritata salvezza, chiude tra i fischi di un Arechi commovente e applaudito da tutti i media nazionali e dai tifosi delle altre squadre. Non è bastato il gol di Maggiore ad attenuare la delusione di un pubblico che si aspettava molto di più: non tanto la vittoria, per quanto auspicata contro una tifoseria rivale, ma soprattutto una prestazione diversa rispetto all’imbarazzante primo tempo e a un secondo tempo sterile, dove pochissimi hanno mostrato energia e vitalità. Su tutti il giovane Fusco. A fine partita la maggior parte della squadra è stata a distanza rispetto alla curva piena. Solo in pochi si sono avventurati con decisione la Curva Sud, arrivando faccia a faccia con gli ultras. Su tutti Candreva a cui è stato chiesto di togliersi maglia e fascia da capitano. L’uomo di Tor de Cenci ha provato a dialogare con i gruppi, senza molto esito. In ogni caso è da applaudire il suo comportamento che, seppur al rientro dopo un periodo di assenza, non ha rinunciato a farsi portavoce del gruppo. Esattamente come fece a Monza, quando da solo provò ad affrontare la rabbia del pubblico davanti a una squadra già allora condannata mentalmente alla Serie B diventata poi realtà
Rabbia e solitudine: in pochissimi sotto la curva
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