Il derby tra Napoli e Salernitana ritorna domenica pomeriggio. O almeno dovrebbe visti i numerosi casi Covid in casa granata che potrebbero far saltare il match. Una partita molto attesa da entrambe le tifoserie. I provvedimenti presi da Governo e Lega hanno privato del derby campano di una cornice di pubblico di prim’ordine. Infatti, i tifosi della Salernitana non potranno essere presenti, mentre i supporters azzurri potranno essere al massimo 5.000. E’ il calcio al tempo del Covid.
La Salernitana ha giocato tredici derby in casa del Napoli collezionando otto sconfitte e cinque pareggi. I granata non hanno mai vinto in terra partenopea. Il primo confronto risale all’11 marzo 1945. La partita si gioca allo stadio della Liberazione, l’attuale Collana al Vomero, ed è valevole per il Campionato Campano 1945. La Salernitana strappa l’1-1 grazie ad un gol di Valese nella ripresa, dopo il vantaggio azzurro di Rosellini al 35’. I granata interrompono così una striscia di sei vittorie consecutive, pur rimanendo imbattuti in campionato. Qualche mese più tardi, all’antivigilia di Natale, il match si ripete per il Campionato Misto Serie A-B. Stavolta, il gol partenopeo di Verrina è decisivo e basta per mandare ko la Salernitana. I granata centrano la promozione in Serie A nel 1947 ed hanno così la possibilità di far visita ai cugini napoletani. In un clima di totale sportività sugli spalti, la gara termina senza reti. In realtà i gol ci sono stati, due granata e uno azzurro, ma sono stati annullati dall’arbitro Savio di Torino. Per la Salernitana è un punto d’oro perché le permette di uscire dalla zona retrocessione, mentre il Napoli è malinconicamente ultimo. A fine stagione, entrambe le squadre retrocedono in Serie B. In cadetteria, Salernitana e Napoli lottano nei piani alti della classifica. L’atteso derby di Napoli arriva alla 30° giornata: granata terzi con due punti di vantaggio sui partenopei quarti. Il derby muove l’intera provincia di Salerno e sono migliaia i salernitani presenti al Vomero in uno stadio stracolmo. In campo regna la tensione e il nervosismo, tanto che l’azzurro Rosi e il granata Catalano vengono espulsi, ma alla fine il Napoli trova la rete decisiva con Krieziu. Nel successivo campionato di Serie B 1949-50, Napoli e Salernitana arrivano allo scontro diretto del Vomero ancora appaiate al quarto posto. Sono circa 30.000 i tifosi presenti per l’attesissimo derby. La Salernitana scende in campo con la classica maglia granata su cui è apposto per la prima volta lo stemma dell’ippocampo. Il match è bloccato con tanti contrasti e poche trame di gioco. La difesa granata resiste a lungo, ma all’86’ Settembrino è costretto a commettere fallo in area su D’Alconzo concedendo il penalty al Napoli. Nessun calciatore azzurro si presenta sul dischetto vista la posta in palio e i tanti rigori falliti in stagione. Alla fine se ne incarica Soldani che con un tiro potente e preciso batte Gambazza e regala la vittoria al Napoli. Sarà l’ultimo derby per più di trent’anni.
Nel 1985-86 il Napoli di Maradona è tra le grandi della Serie A, mentre la Salernitana cerca di uscire dall’inferno della Serie C1. Il sorteggio della Coppa Italia le inserisce nello stesso girone con match in programma al Vestuti. Per favorire un afflusso maggiore di pubblico, il campo viene invertito e il derby si gioca al San Paolo. Davanti a circa 50.000 tifosi, la Salernitana affronta il miglior calciatore di sempre insieme a Pelè, Diego Armando Maradona. È proprio il “Pibe de oro” a sbloccare il punteggio al 5’ con una punizione magistrale. La Salernitana reagisce ed al 25’ ritrova la parità grazie ad un rigore di Billia. Dieci minuti più tardi, Maradona riporta in vantaggio il Napoli dagli undici metri. Il fuoriclasse argentino dà spettacolo con dribbling e giocate sensazionali. Proprio da un filtrante di Maradona nasce l’autogol di Manzo che fissa il punteggio sul 3-1. Nel finale il portiere granata Mair nega a Maradona la tripletta respingendo una punizione dell’argentino.
Il Napoli torna ad ospitare la Salernitana nel 1999-00, sia in Coppa Italia sia in Serie B. Il derby di coppa è vinto nettamente dagli azzurri. L’espulsione del granata Archetti al 21’ spiana la strada al Napoli che segna tre volte. Qualche mese più tardi, il derby di campionato sembra mettersi in discesa per la Salernitana. I granata, infatti, sbloccano il risultato al 7’ con Marco Rossi. Il Napoli, però, reagisce e nel giro di venti minuti rimonta e fissa il punteggio sul 3-1 grazie a Stellone e ad una doppietta di Lucenti. Il derby del 2001-02 viene spostato al 27 gennaio a causa dell’inagibilità del San Paolo. Entrambe le squadre occupano le zone alte della classifica cadetta. La partita è equilibrata fino al 63’, quando Villa porta in vantaggio il Napoli sugli sviluppi di un corner. L’intero stadio esulta come non mai. Poco dopo, il Napoli resta in dieci per l’espulsione di Graffiedi, ma questo non scalfisce l’euforia partenopea. Durante i minuti di recupero, un paio di tifosi napoletani invadono il campo costringendo l’arbitro Rosetti a prolungare la gara. Proprio allo scadere, la Salernitana usufruisce di un calcio di punizione. In area si riversa anche Botticella alla ricerca di un insperato pareggio. Punizione battuta corta, Di Vicino calcia in porta trovando la respinta del palo. La difesa azzurra è impietrita, mentre Lazzaro arriva sul pallone e di destro sigla il gol dell’1-1. È un delirio granata in campo e nel settore ospiti. Perfino il sempre impassibile Zeman lascia trasparire un accenno di sorriso. Lazzaro al 94’ entra di diritto nella storia della Salernitana. Il risultato di 1-1 si ripete nel derby di Coppa Italia del 2002-03. Il rigore azzurro di Sesa è raggiunto nel finale da Vignaroli. In campionato, invece, è il Napoli a vincere di misura 2-1. Dopo il vantaggio di Stellone e il pareggio di Babù, il derby si mette in salita per la Salernitana al 67’ quando viene espulso Superbi. In inferiorità numerica, i granata non riescono ad impedire a Dionigi di mettere a segno il gol-vittoria. Nel 2003-04 il derby trasloca al Nuovo Romagnoli di Campobasso a causa della squalifica del San Paolo e si disputa senza pubblico. È un derby scialbo che termina 0-0. A fine stagione il Napoli viene escluso e dichiarato fallito, così come la Salernitana un anno più tardi. La nuova Salernitana Calcio gioca il suo primo e unico derby in casa del Napoli negli ottavi di finale di Coppa Italia 2008-09. Al San Paolo i partenopei vincono 3-1 grazie ad un autogol di Peccarisi, a una rete di Pià ed a un rigore di Hamsik. Il gol granata porta la firma di Arturo Di Napoli. Nella stagione successiva, la Salernitana ritrova il cavalluccio marino ed anche il derby di Napoli. Il match del terzo turno è vinto con un netto 3-0 dal Napoli grazie ai gol di Maggio, Lavezzi e Hoffer. Il poker azzurro è negato da Polito, il quale para un rigore a Datolo.