La Serie B a porte chiuse metterà nelle condizioni delle rispettive società di trovare una formula per rimborsare i propri abbonati a secondo anche del numero di partite che non si potranno assistere dal vivo. Come si legge sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ad ogni squadra mancano in media cinque o sei gare interne, ma ad essere la società più penalizzata è l’Ascoli che dovrà addirittura disputare ben 8 partite tra le mura amiche, comprendendo quella giocata col Chievo e quella da recuperare con la Cremonese.

Altre società come il Frosinone si sono mosse per tempo. Il club di Stirpe calcolerà la quota partita ed emettere un voucher pari alla somma delle singole partite a porte chiuse spendibile per gli abbonamenti o biglietti della prossima stagione oppure per il merchandising. Il Benevento era pronto a restituire la quota partita agli abbonati, ma la curva ha bloccato fermamente quest’iniziativa e ha detto di voler donare l’eventuale rimborso in beneficenza.

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