Di seguito le dichiarazioni di mister Nicola in conferenza stampa:

Non è stato diramato ancora l’elenco dei convocati, che novità ci sono?
“Abbiamo appena fatto una riunione con lo staff medico, a breve saprete”.

Che progressi si aspetta dalla gara di domani?
“Oggi abbiamo visto per la prima volta Boulaye Dia, ieri c’è stato un incontro con il direttore e gli ho detto che la squadra mi inizia a piacere. Siamo soddisfatti, il nostro obiettivo è trasformare il lavoro quotidiano in un risultato positivo. Mi aspetto passi in avanti sotto tutti i punti di vista, a partire dalla gara di domani. In rosa ci sono elementi con qualità importanti, tali da raggiungere l’obiettivo finale che tutti conoscete”.

Come inquadra tatticamente Dia?
“E’ un attaccante moderno, nel calcio di adesso non puoi incasellare solo in base alle caratteristiche. Ha struttura fisica, sa giocare prima punta ma attacca bene la profondità e gli spazi. L’impressione è stata ottima, fisicamente sta bene e il 31 luglio è sceso in campo per un’amichevole. Sono appena due settimane che sta svolgendo allenamenti senza partite, ma non c’è nessun tipo di problema. I ragazzi sanno che non voglio gente che dia punti di riferimento, a me piace una manovra imprevedibile e una interscambiabilità che possa mettere in difficoltà l’avversario”.

Come stanno Radovanovic e Bradaric?
“Hanno solo necessità di aumentare i carichi di lavoro, ma sono pronti qualora dovesse esserci bisogno. Anche dall’inizio, eventualmente. Ormai è solo una questione di tenuta fisica e capacità di essere intensi almeno per un tempo prolungato. Dobbiamo portarli al massimo, è questo il mio obiettivo. Stesso discorso per Maggiore: si è allenato 4-5 volte con noi, ma deve integrare le sue conoscenze. I comportamenti e la ripetizione di gesti e movimenti aumenteranno la competitività”.

In cosa bisogna migliorare maggiormente in questa fase?
“In tutto. E il lavoro quotidiano diventa imprescindibile. Abbiamo la necessità di migliorare alcuni meccanismi e l’interpretazione degli spazi, anche le scelte nell’ultimo terzo di campo richiedono maggiore lucidità. Le strategie dipendono anche dall’evoluzione della gara e dalle caratteristiche dell’avversario: a volte devi attendere, in altri momenti pressare alti. Vogliamo una Salernitana fluida, che acquisisca quante più conoscenze possibili”.

Lassana Coulibaly, in veste di regista, ha sofferto contro la Roma. Chi è, ad oggi, il vice Bohinen?
“Il progetto tecnico-tattico prevedeva la presenza in rosa di centrocampisti che rendessero imprevedibile la manovra. Le scelte di domenica scorsa erano funzionali anche alle caratteristiche della Roma, una squadra che palleggiava e cercava la penetrazione centrale. Proprio per questo ho optato per Lassana, un giocatore che sa dare una grossa mano alla difesa. In quella posizione di campo è chiaro che preferisco Maggiore perchè sa interpretare le due fasi e sa ribaltare il triangolo, ma anche Radovanovic ha una capacità di verticalizzazione importante”.

Parla di mercato?
“No”

Mazzocchi riproposto a sinistra?
“Faccio un discorso generale: è importante avere calciatori di livello nello stesso ruolo. Ciò aumenta la competitività negli allenamenti e ci può permettere per davvero di raggiungere il nostro obiettivo. Quanto a Pasquale, sono felice si sia risolta definitivamente la sua questione. A sinistra abbiamo anche Bradaric che a me piace tantissimo: hanno caratteristiche differenti, è evidente, torneranno utili entrambi”.

Bonazzoli titolare?
“Sì”

Che partita dobbiamo aspettarci domani?
“E’ un avversario che ormai ha un sistema di gioco consolidato, che ogni anno sa convivere con la partenza di calciatori importanti sostituiti egregiamente grazie ad un lavoro di scouting che porta sempre risultati di un certo livello. Attaccano bene, con equilibrio e qualità. Recuperano Beto, hanno gente di spessore e esterni rapidi nell’uno contro uno. Il terzetto arretrato è affiatato, si conoscono a memoria. Fisicamente dovremo essere pronti a fare battaglia. Ma anche loro, come tutti, hanno dei punti deboli e proveremo a colpirli lì”.

Cercate anche un altro difensore centrale?
“A me piace la squadra che è stata costruita, non vedo l’ora di trasformare questo gruppo in una Salernitana competitiva a 360°. Dovremo mettere in campo la mentalità giusta. C’è poi una società che sta lavorando senza trascurare alcun dettaglio”.

Radovanovic è più un difensore centrale o un centrocampista?
“Nella sua carriera ha giocato quasi sempre come play, in una retroguardia a tre può fare la sua ottima figura e lo ha dimostrato l’anno scorso quando è stato chiamato in causa. In alcune partite potremmo prevedere anche un doppio mediano davanti la difesa. Per fortuna abbiamo tanti calciatori che possono ricoprire più ruoli. Non appena tutti saranno in una buona condizione fisica potremo fare tante valutazioni”.

Felice della crescita di Valencia?
“E’ un patrimonio della società, sono contento di poter lavorare quotidianamente con lui e di poter valorizzare al massimo un calciatore che il club ha acquistato in estate”.

Si aspettava una Salernitana così rivoluzionata durante il mercato?
“A me piace essere chiaro e schietto. A inizio mercato abbiamo scelto alcuni calciatori da trattenere affinché rappresentassero l’ossatura della Salernitana. Non mi meravigliano i 12-13 innesti nuovi. Vogliamo essere altamente competitivi e disputare un ottimo campionato”.

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