Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, sono ancora molti i nodi da sciogliere circa la ripresa del calcio in Italia. Il nuovo protocollo proposto da Lega e Federcalcio al CTS e al ministro Spadafora non è stato affrontato nella giornata di ieri e probabilmente verrà discusso oggi. Il tema più controverso è quello legato alla quarantena dell’intera squadra in caso di positività di un calciatore, soluzione che rischierebbe di stroncare ogni speranza di terminare la stagione. Le voci dei medici sono contrastanti a riguardo. Il direttore sanitario dello “Spallanzani” Francesco Vaia ritiene sia possibile studiare soluzioni migliori in vista del 13 giugno, data considerata da lui ideale per ricominciare il campionato. Luca Richeldi, pneumologo del CTS, preferirebbe invece attendere un quadro epidemiologico più delineato e sotto controllo prima di pronunciarsi. La volontà della Lega è quella di scendere in campo il 13 per garantire lo svolgimento della Coppa Italia, che si complicherebbe se tutto fosse posticipato di una settimana.
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