Quella andata in scena nei giorni scorsi potrebbe tranquillamente essere il soggetto per una pellicola cinematografica. Nessuna pretesa di farci su un colossal hollywodiano, ma un buon docu per qualche canale tematico ci sta tutto. Ve li ricordate quei film un po’ noir e un po’ gialli, dove il protagonista si affanna a trovare la soluzione al caso misterioso quando poi la soluzione è talmente evidente, talmente alla portata anche di un bimbo? Detto fatto, a Salerno si consuma questo presunto caso di lesa maestà, con parte della piazza che si mobilita contro un altrettanto presunto “sgarbo” di Paulo Sousa nei confronti della Bersagliera. Si consuma senza che nessuno – o quasi – faccia notare che di caso non ce n’è manco un granello, visto che la situazione era più che chiara fin dall’inizio.

Fin da quando il diesse De Sanctis – in conferenza stampa – aveva chiaramente detto due cose: la prima era il rinnovo automatico del contratto al tecnico lusitano, come da accordo; la seconda invece era la finestra di 10 giorni per consentire a Sousa di pensarci e valutare eventuali situazione alternative alla Salernitana.

Detto questo, appena scattato il conto alla rovescia, ecco arrivare il tamtam proveniente da Napoli circa – e lo sottolineiamo presunto – incontro tra il presidente del Napoli De Laurentis e il tecnico lusitano. Presunto perchè ad oggi nessuno ha confermato tale evento. Il che non significa che non ci sia stata una telefonata tra i due, come altrettanto vero è che ci sia stata una “fuga di notizie” in ambiente napoletano, volta a far sapere ai “cugini” di Salerno che il proprio allenatore era in cima alla lista dei successori di Spalletti, che addirittura il contratto milionario fosse già pronto come anche la lista degli acquisti. Tutto davvero spettacolare, tranne che per un aspetto: la veridicità della circostanza.

Oggi – a distanza di sicurezza – possiamo tranquillamente ribadire quanto già scritto lo scorso 11 giugno. L’intera faccenda odora tanto di “strategia”, messa in atto proprio per destabilizzare un ambiente felice e sereno dopo una meritatissima salvezza e dopo – strana coincidenza – essere andati a conquistare un pareggio storico a Napoli proprio nel giorno in cui tutto era pronto per la festa scudetto. Forse a qualcuno non è ancora andata giù quella giornata, forse a qualcuno ha infastidito e non poco la serpentina di Dia, forse c’era da creare il caso giusto per diffondere zizzania ad arte. Zizzania alimentata anche da alcuni esponenti del mondo dell’informazione che non hanno fatto altro che sparare su Sousa, sul presunto tradimento, sul comportamento della società e altre cose simili.

Oggi che il tecnico per il 2023/24 è stato scelto ed è Paulo Sousa, quella strategia è emersa in tutta la sua pochezza e qualcuno dovrebbe chiedere scusa a presidente e dirigenti, nonchè all’allenatore. Prima di sparare a zero, provate a informarvi davvero. Prima di sputare veleni, pensateci ed evitate di ingolfare la rete Internet con inutili anatema e contumelie. Prima di assomigliare a chi ha organizzato questa strategia della tensione, facciamo i Salernitani!.

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