Al di là delle dichiarazioni di rito e delle parole del Sindaco Vincenzo Napoli, la Salernitana non è affatto soddisfatta della convenzione firmata ieri mattina a Palazzo di Città. Lo ha fatto palesemente trasparire il presidente Danilo Iervolino che, a Roma, ha presenziato all’inaugurazione di un nuovo club dedicato ai granata. La proprietà è delusa sia per la percentuale da destinare al Comune e che andrà detratta dagli incassi (il 6,5%), sia per il no alla gestione totale dell’Arechi che avrebbe spinto a compiere un importante investimento utile a trasformare una cattedrale nel deserto attiva due volte al mese in una vera e propria struttura polifunzionale che certamente avrebbe portato vantaggi economici non solo alla prima realtà calcistica cittadina. Inoltre il club aveva virtualmente chiuso l’accordo con un importante sponsor, cui nome avrebbe affiancato e non sostituito quello dello stadio. “Siamo aperti ad ascoltare tutte le proposte, la società dovrà presentare domanda agli uffici competenti e noi daremo una risposta entro trenta giorni” ha ribadito il primo cittadino che, più volte, ha implicitamente “accusato” la proprietà d’aver prospettato un progetto che non andasse nella direzione dell’equa distribuzione delle risorse. In pratica la Salernitana ha avuto l’ok per giocare in casa all’Arechi e allenarsi sul proprio campo per appena 20 volte in un anno, senza poter porre vieti su altri tipi di manifestazioni e spettacoli che metteranno a repentaglio – ad esempio – l’incolumità del manto erboso. “Abbiamo dovuto firmare senza avere margini di trattativa, accettiamo la scelta del Comune ma non passi il messaggio che siamo contenti” autorizzano a riferire da via Allende fonti ufficiali. A questo punto Iervolino potrebbe chiedere un incontro all’amministratore delegato Maurizio Milan. Il no alla gestione dello stadio potrebbe spingere la società a spostarsi in provincia per il centro sportivo e a rivedere alcuni sostanziosi investimenti per la prima squadra. Questo non vuol dire che Iervolino ridimensionerà i programmi sportivi, ma è chiaro che questo ostracismo da parte del Comune stia creando qualche malumore e scalfendo l’entusiasmo di chi, dopo aver speso milioni e milioni di euro in un anno e mezzo, si aspettava maggiore collaborazione. Del resto la tifoseria ha manifestato il proprio malcontento sulla pagina facebook del Sindaco, mentre alcuni politici dell’opposizione come Roberto Celano avevano già scritto in tarda mattinata che “questa convenzione frena la crescita della Salernitana, dei tifosi e della città”. Il timore è che Iervolino possa spazientirsi, un po’ come accaduto ai suoi predecessori.