Sarà un sabato sera importante per la Salernitana: da un lato l’esordio sulla panchina granata di Davide Nicola, determinato a compiere un altro miracolo sportivo; dall’altro il ritorno all’Arechi dell’ex Stefano Pioli, capolista della Serie A con il suo Milan. Il sold out si è consumato in poche ore e solo la burocrazia ha impedito la disponibilità di ulteriori biglietti. I circa 13.000 presenti garantiranno comunque un’atmosfera di primo piano.
La Salernitana ha ospitato il Milan in gare ufficiali soltanto nelle precedenti apparizioni in massima serie. A queste si aggiungono due amichevoli: una nel 1947 e l’altra nel 1970. Nel settembre 1970 La dirigenza granata invita a Salerno il Milan, campione del mondo e d’Europa appena dodici mesi prima, per giocare un’amichevole di lusso e festeggiare il 50° anniversario della fondazione della Salernitana. I rossoneri attirano circa 20.000 tifosi al Vestuti, tra questi anche i cantanti Teddy Reno e Rita Pavone. Il sindaco Menna ed Elio Onorato, ex calciatore proprio di Salernitana e Milan, premiano la compagine milanista on alcune medaglie d’oro. Tra i calciatori più acclamati ci sono Rivera, Cudicini, Trapattoni e l’ex granata Pierino Prati. Proprio quest’ultimo è il protagonista della partita grazie alle tre reti messe a segno. Il 4-0 finale è completato dal francese Combin. Nell’undici schierato da Nereo Rocco figura anche il futuro granata Vincenzo Zazzaro. Nonostante il risultato finale, il pubblico festeggia entrambe le formazioni.
La precedente amichevole risale al gennaio 1947, quando la Salernitana ospita il Milan durante la sosta del campionato. I rossoneri sono in Campania per preparare il match di Serie A contro il Napoli e approfittano della disponibilità della Salernitana per una partita. Al Vestuti, gli ospiti passano al 23’ con Tosolini, ma nella ripresa Margiotta firma il pareggio granata. Allo scadere, il futuro tecnico granata Puricelli mette a segno il rigore del 2-1 milanista. La stagione seguente il match si ripete in veste ufficiale in massima serie. La sfida casalinga con il Milan arriva a fine campionato. Il 6 giugno 1948 il Milan scende in campo al Comunale di Salerno senza particolari motivazioni, dato che lo scudetto è matematicamente già conquistato dal Torino. Ne approfitta la Salernitana, bisognosa di punti salvezza. L’avvio dei granata è travolgente: Merlin, dopo pochi secondi, Sifredi e Buzzegoli fissano sul 3-0 il punteggio al 34’. Gli ospiti hanno una reazione d’orgoglio accorciando le distanze con Carapellese, futuro tecnico della Salernitana, e Santagostino. In avvio di ripresa, la Salernitana cala il poker grazie all’autogol di Bonomi. Il Milan torna in partita al 70’ trovando la rete con Carapellese e tenta il tutto per tutto sfruttando la superiorità numerica per l’infortunio del granata Sifredi (all’epoca le sostituzioni non erano previste, n.d.r.). Gli sforzi rossoneri sono vani e la Salernitana festeggia una prestigiosa vittoria.
Non è andata meglio nel 1998-99. Il match dell’Arechi arriva alla seconda giornata in programma il 20 settembre. Circa 35.000 spettatori accolgono le formazioni di Salernitana e Milan con una grande scenografia. I granata di Delio Rossi affrontano i più quotati avversari a viso aperto e sfiorano il gol al 20’ quando Di Vaio centra la traversa. Il Milan, invece, è pericoloso con le due punte Weah e Bierhoff. L’equilibrio si spezza nella ripresa con un gran colpo di testa di Bierhoff. La Salernitana reagisce trovando il pari con Di Vaio, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Nel finale, Leonardo devia un potente tiro di Weah ingannando Balli. Nonostante il raddoppio rossonero, la Salernitana trova le forze per il gol della bandiera: al minuto 88 Breda infila una perfetta punizione dalla trequarti, imparabile per Lehmann.