Boulayè Dia-Salernitana, il matrimonio prosegue? In attesa che trascorrano i prossimi tre giorni e che scada questa famosa clausola da 25 milioni di euro, il tecnico Paulo Sousa ha tenuto un primo colloquio individuale con il calciatore per tastare con mano umore e motivazioni a un mese circa dalla ripresa del campionato. La situazione, ad ora, è chiarissima. Dia, come tutti gli atleti di un certo livello, non disdegnerebbe la possibilità di giocare competizioni europee come accaduto col Villareal fino a un paio d’anni fa, ma allo stesso tempo non sta facendo alcun tipo di pressione sul club per andare via. Tradotto: se dovesse restare, lo farebbe volentieri e con la determinazione, la concentrazione e la ferocia agonistica che lo hanno caratterizzato nella sua prima esperienza italiana. Nessun muso lungo, né Salerno vista come un ripiego. Perché Dia ama la tifoseria, sa bene che l’affetto di Salerno nei suoi confronti è un valore aggiunto così come sa quanto il gioco offensivo e propositivo di Paulo Sousa possa esaltare le sue peculiarità e consentirgli di migliorare lo score di 16 reti che gli ha permesso di chiudere l’annata sul terzo scalino del podio. Qualora nessuno dovesse acquistarlo entro il 20 di luglio, il prezzo del cartellino si aggirerà attorno ai 40 milioni di euro e solo in presenza di contropartite tecniche di pari livello o di offerte irrinunciabili si potrebbe valutare una cessione. Ma De Sanctis ha le idee chiare: dal 21 luglio, con un Dia in più nel motore, si andrebbe a caccia di un attaccante complementare e che possa formare con lui un tandem di spessore assoluto. La speranza di tutti i tifosi granata è quella di poter intonare per altri 12 mesi quel coro-tormentone che ha fatto tremare l’Arechi e tutti gli stadi italiani. Quel coro che riecheggia nella testa di Boulayè e che sta incidendo positivamente sulla sua scelta di restare a Salerno. 

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