di Giuseppe Barbato

Aveva fatto parlare di nuovo di sé, in relazione alla Salernitana, il giornalista Michele Criscitiello. Due giorni fa, nella consueta rubrica serale condotta su SportItalia, ha rifiutato una maglia granata della stagione 1999-2000, gentile omaggio di Francesca Broggi, ed è corso subito a igienizzarsi le mani “sporcate” dalla maglia granata. La risposta della tifoseria non si è fatta attendere; nel giro di 24 ore è stato esposto uno striscione sulla cancellata esterna di via Pertini, in pieno centro storico, con le seguenti parole: “Un uomo vale quanto un suo gesto… ogni vessillo merita rispetto”. Sulla pagina Facebook “La voce della salernitanità” alcune parole accompagnano la foto dello striscione e ne spiegano le motivazioni:

Ha ottenuto la fortuna di toccare e ammirare da vicino il colore per lei tormento di una vita, quel granata che probabilmente sogna anche la notte. Non è mancata occasione di dimostrare ancora una volta, l’eterno senso di inferiorità che l’affligge. Questa sua ennesima figura barbina, ha dimostrato nuovamente il fatto di non riuscire a trattenere la sua mentalità da provinciale e da paesanotto imborghesito. Ci auguriamo che continui a fare il giornalista ancora per tanto tempo, sopratutto che continui con questi atteggiamenti così puerili. Così facendo non fa altro che fomentarci e ribadire la nostra preponderanza.

Questo striscione, dai toni chiari e garbati, rappresenta la risposta perfetta a un giornalista che dovrebbe sapere qual è il limite tra la rivalità sportiva, assolutamente legittima e mai da rimuovere, e la deontologia anche se talvolta lo supera.

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