Una partita da non sbagliare. Forse è presto per parlare di dentro o fuori e di ultima spiaggia, ma di certo c’è che nessuna delle due può permettersi di perdere. Non varrà come la super sfida del maggio del 2022, giocata in un contesto ambientale fantastico, ma Salernitana-Cagliari ha sempre un fascino particolare. Figuriamoci, poi, se si affrontano ultima e penultima della classe con un allenatore che fa l’esordio e un altro che si gioca la panchina anche se si chiama Ranieri ed è un top player. Proprio Ranieri è stato l’artefice della promozione della passata stagione, quando ereditò una squadra senz’anima a centro-classifica portandola ai playoff. Negli spareggi post season, i sardi riuscirono a battere senza patemi d’animo il Venezia (vendicando lo 0-0 del 22 maggio che costò la retrocessione a favore della Salernitana di Nicola) per poi completare una meravigliosa rimonta interna contro il Parma di Buffon, nel segno di quel Luvumbo che è fiore all’occhiello dell’organico e che i granata dovranno tenere a bada anche a costo di raddoppiare le marcature.

Ci fu poi la finalissima col Bari: 1-1 in casa e clamoroso successo al San Nicola al 95′, col colpo di testa vincente di Pavoletti che fece impazzire di gioia la società e una città che pretendeva da subito il ritorno in A dopo un salto all’indietro clamoroso e inaspettato. Oggi i rossoblu stanno vivendo un momento difficile. E’ vero, il calendario è stato tremendo, molto più difficile di quello delle dirette concorrenti. Milan, Atalanta, Inter, Fiorentina, Roma: mica roba da poco? Nel mezzo il pari interno col Cagliari e un ottimo 0-0 a Torino, laddove il 5-3-1-1 disegnato da Ranieri risultò assolutamente efficace. E’ vero, i sardi segnano poco. Ma l’attacco è composto da gente che merita rispetto. Detto di Luvumbo e Pavoletti (cliente sempre scomodissimo), si registra il rientro in gruppo di Lapadula. Probabilmente non potrà scendere in campo dal primo minuto, ma averlo nell’elenco dei convocati trasmetterà sicuramente ulteriore carica ad un gruppo che, per valori tecnici, non vale certamente quella posizione di classifica.

Ci sono poi Shomurodov e Petagna, gente molto fisica, di categoria, che può dare tanto a una squadra che lotta per non retrocedere. E’ sulle fasce, però, che gli ospiti proveranno a vincere la partita. Bellanova non è stato riconfermato, ma Azzi e Zappa sono giovani di prospettiva che fanno della corsa la loro arma vincente. Occhio ad Angella, tra i pochi a salvarsi dal disastro Samp dell’anno scorso, e Nandez, apparentemente destinato ad una tra Inter e Napoli nella sessione estiva del mercato ma rimasto a disposizione di Ranieri pur con un contratto in scadenza. Forse la difesa è il punto debole, lo testimoniano i tanti gol subiti pur contro avversari di livello assolutamente superiore. La partenza di Altare ha sorpreso il pubblico rossoblu, anche perchè gli ultimi giorni di agosto non hanno portato in dote quel centrale rapido ed esperto che lo staff tecnico desiderava. Curiosità su chi giocherà in porta.

L’ex Radunovic è stato tra i protagonisti della promozione, ma in A ha fatto fatica ed è stato rimpiazzato da Scuffet nell’ultima gara contro la Roma. L’1-4 finale, però, certifica che il problema non sia propriamente tra i pali. Sarà comunque un match ad alta tensione, capiremo da subito se le formazioni penseranno anzitutto a non prenderle o se prevarrà la voglia di portare a casa la prima vittoria stagionale.

Curiosità e amarcord. L’ultimo precedente è stato da brividi. Finì 1-1 con gol di Verdi e pari di Altare al nono minuto di recupero, con Sepe protagonista in negativo e un rigore prima assegnato ai sardi e poi revocato dal VAR. Quel punto, però, fu decisivo per la salvezza. Tra le vittorie più belle ricordiamo l’1-0 del 1998 (con Rossi che spaccò la panchina in segno di esultanza) e il 3-2 del gennaio 2004, con 0-2 iniziale totalmente ribaltato da Longo e Di Vicino sotto lo sguardo impotente di Zola. Amara sconfitta, invece, nel 1999: vantaggio lampo di Belmonte e 1-3 finale che sancì la rottura dei rapporti tra Aliberti e Delio Rossi. Vigilia di Natale indigesta nel 2015: 0-2 e rissa in campo.

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