di Giuseppe Barbato
Sepe 6.5: la partita finisce 2-0 ed è merito anche suo per via di un paio, almeno, di grandi parate. Fatica in fase di costruzione come tutti ma la responsabilità principale non è sua.
Gyomber 5.5: quando c’è da alzare il livello va in grande sofferenza, ci sono come sempre un paio di chiusure e di inserimenti buoni ma è ancora troppo poco.
Daniliuc 5: nella prima mezz’ora affonda tragicamente. Poi il giallo paradossalmente lo libera e lo rende più coscienzioso, anche favorito da un Inter che non preme troppo nella ripresa.
Pirola 6: anche oggi si è fatto trovare pronto. Dei tre del reparto arretrato è ancora una volta il migliore: quello che fa meno errori, più attento nelle letture e propositivo in attacco (dall’81° Bronn s.v.)
Candreva 6.5: è il migliore dei granata. Ha 35 anni, non salta un minuto eppure è l’immagine della dedizione del gruppo. Presente in entrambe le fasi e in tante situazioni ha fatto molto bene il pendolo, passando da quinto puro a mezzala d’attacco
Lassana 5: contro avversari di maggior spessore la grinta e i polmoni non possono bastare. Dal maliamo era lecito attendersi qualcosa in più in fase di accompagnamento della manovra e di sostegno alla fase di non possesso.
Vilhena 5: con un centrocampo all’osso e solo di quantità la qualità deve passare necessariamente da lui ma non riesce a incidere. Qualche tocco di qualità e poco altro, serve decisamente di più (dal 76° Bohinen s.v. Gioca pochissimi palloni ma non è ciò che conta: torna dopo due mesi ed è importantissimo nell’economia del gruppo)
Kastanos 6.5: il cipriota, complice gli infortuni, ha avuto una grossa chance e l’ha sfrutta. Sfiora un gran gol, accompagna l’azione e anche in fase d’interdizione si fa sentire (Dal 60° Valencia 5.5. Schierato largo nel 3-4-3 dell’ultima mezz’ora si fa vedere poco, in altre occasioni aveva fatto meglio)
Mazzocchi 5: il passo c’è, la forza fisica pure e quindi riesce sempre a fare qualche giocata di quantità e qualità. In generale soffre troppo Dumfries e non riesce a prendere le giuste contromisure (dall’81° Sambia s.v.)
Dia 6.5: sempre presente, sempre pericoloso. È l’unico vero spauracchio dell’Inter e pure nella pochezza della fase offensiva riesce a ricavare oro da quello che ha a disposizione. La parata di Onana sul suo colpo di testa è l’immagine del suo valore.
Piątek 5: non ha palloni giocabili, riesce in un paio di sponde ma è sostanzialmente assente dal gioco. Così non può rendersi utile (Dal 60° Bonazzoli 6. Si fa vedere un po’ in più, sfiora il gol con una gran frustata aerea)
Nicola 5.5: l’atteggiamento più accorto è obbligato, date le difficoltà atletiche della squadra e gli infortuni. La squadra si impegna e fa tutto quello che può, seguendo le indicazioni e spendendo tutto quello che ha. Con lo Spezia bisogna partire da questa forza.
Inter: Onana 6.5, Skriniar 6.5, De Vrij 5.5, Acerbi 6, Dumfries 6.5 (dall’89° Bellanova s.v.), Barella 7, Calhanoglu 7 (dall’89° Darmian s.v.), Mkhitaryan 7 (dal 72° Asllani 6), Dimarco 6 (dal 63° Gosens 6), Dzeko 5 (dal 72° Correa 5.5), Lautaro 6.5. Inzaghi 6.5