Il Sassuolo vuole continuare a sorprendere. Arrivato in Serie A per la prima volta nel 2013, il Sassuolo ha poi sorpreso tutti nel 2015-16 quando ha conquistato la qualificazione all’Europa League. È stata una crescita progressiva, proseguita nell’ultimo triennio con la gestione De Zerbi. Il Sassuolo punta molto sui giovani e la loro fame e la loro freschezza stanno regalando grandi risultati per un piccolo club come i neroverdi.

L’allenatore

Alessio Dionisi.

Alessio Dionisi è uno degli allenatori emergenti del calcio italiano. Il suo 4-3-1-2 con centrocampo a rombo composto per lo più da giovani talenti gli ha permesso di scalare la piramide del calcio italiano. Ha iniziato ad allenare in Serie D tra Olginatese, Borgosesia e Fiorenzuola, guadagnandosi la chiamata dell’Imolese in Serie C nel 2018. Con i “Santernini” ha conquistato a sorpresa i playoff venendo eliminato dal Piacenza in semifinale. Questo traguardo gli aperto le porte della Serie B grazie alla chiamata del Venezia. Sulla panchina lagunare, Dionisi ha chiuso il campionato all’11° posto. Al termine della stagione Dionisi effettua un nuovo salto in avanti. L’Empoli gli affida la panchina con l’obiettivo di ritornare in Serie A. Detto fatto, l’Empoli di Dionisi vince il campionato davanti la Salernitana. Adesso si prospetta l’esame di maturità della Serie A con il Sassuolo.

La stella

Domenico Berardi e Francesco Caputo.

Francesco Caputo e Domenico Berardi i due pilastri principali del Sassuolo. L’ex Salernitana si è finalmente imposto in Serie A diventando uno dei calciatori più prolifici del campionato. Si è tolto l’etichetta di bomber di cadetteria grazie all’exploit del 2018-19 in cui ha segnato 16 gol nell’Empoli. Non servì ad evitare la retrocessione dei toscani, ma gli valse la chiamata del Sassuolo. Nelle ultime due stagioni ha segnato 32 reti in maglia neroverde trovando anche la convocazione in nazionale lo scorso ottobre. Berardi, invece, è un prodotto del vivaio del Sassuolo. Arrivato in neroverde nel 2010, debutta in prima squadra nel 2012 mostrando subito grande confidenza con il gol. È uno degli eroi della promozione in A del 2012-13. Grazie alle ottime prestazioni in maglia neroverde, Berardi è entrato nel giro della nazionale con la quale ha vinto l’ultimo Europeo a Wembley.

Lo stadio

Il Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia.

Il Sassuolo gioca le proprie partite casalinghe al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Lo stadio del piccolo comune modenese, l’Enzo Ricci, non è idoneo né per la Serie A né per la Serie B ed è utilizzato come struttura di allenamento del settore giovanile. Il Sassuolo nel periodo di permanenza in B ha giocato al Braglia di Modena per poi trasferirsi a Reggio Emilia con l’avvento della massima serie. Il Mapei Stadium è stato inaugurato nel 1995 col nome di Giglio, dall’omonima azienda lattiero-casearia di Reggio Emilia. Da allora ospita le partite della Reggiana, condividendolo con il Carpi per la sola stagione 2011-12. Nel 2013 lo stadio diventa di proprietà della Mapei, azienda proprietaria del Sassuolo neopromosso in A, ed assume la denominazione attuale. Da allora, Sassuolo e Reggiana si alternano nell’ospitare le partite casalinghe sul prato del Mapei Stadium. Ha una capienza di 21.525 posti e nel 2017-18 lo stadio è stato affittato all’Atalanta per le sole partite europee. Nella scorsa stagione il Mapei Stadium ha ospitato le finali di Coppa Italia e Supercoppa Italiana. La Salernitana ha giocato quattro volte in questo impianto conquistando due vittorie, un pareggio ed una sconfitta, sempre contro la Reggiana.

La città

Sassuolo è un piccolo comune di circa 40.000 abitanti in provincia di Modena. È nota soprattutto per la produzione di ceramica e piastrelle. Nel Medioevo, la città è stata dominata dagli Estensi, i quali concessero il controllo alla famiglia Pio trasformandola nella Signoria di Sassuolo. I monumenti principali sono la chiesa di San Giorgio e il Palazzo Ducale. A Sassuolo si produce il sassolino, un liquore all’anice tipico della zona.

Una veduta di Sassuolo con il Palazzo Ducale ed il suo parco.

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