di Giuseppe Barbato

Ligue 1 2020-2021: il PSG dei campionissimi e degli ingaggi miliardari viene battuto dal Lille. Una squadra costruita con una serie di giovani più seconde scelte dei grandi club: gli architetti di questo risultato sono Christophe Galtier, tecnico di rara diavoleria, e Luis Campos, il miglior scout del mondo. Jonathan David, Mike Maignan, Sven Botman e tanti altri diventano le nuove star del mercato, talenti ambiti dalle big del calcio mondiale. In quella squadra a dare il suo contributo sulla sinistra c’è Domagoj Bradaric, nuovo acquisto della Salernitana. Nello scorso campionato aveva sofferto il passaggio da Galtier a Gourvennec che aveva alternato in quella posizione lui, lo svedese Gudmundsson e il mozambicano Reinaldo. Ciò lo ha portato indietro nelle gerarchie e sul mercato dei cedibili, dove lo ha preso De Sanctis alla ricerca di giovani talenti che possano fare da base per la squadra del prossimo futuro.

Le posizioni sono in inglese, LD corrisponde a left defender. La heatmap, che identifica le zone in cui il giocatore si muove, mostra come il giocatore si muove lungo tutta la corsia sinistra ma non disdegna incursioni più centrali

Chi è Bradaric e come può inserirsi nel gioco di Nicola? Non è un animale da cross, non ne fa tantissimi e non a caso, considerando le percentuali di riuscita (20%). Non è il giocatore che cerca per forza il fondo ma gli piace portare avanti il pallone e trasformarlo in giocate utili con la sua spinta e le buoni doti di passaggio, sul medio e sul corto (superiori in generale all’80%). Per certi versi ricorda molto i vecchi carrilleri alla sudamericana, di cui l’incarnazione suprema è stato Javier Zanetti che proprio nella capacità di portare palla e nell’interazione con i compagni aveva la sua forza. Bradaric in tal senso rappresenta il perfetto alter ego di Mazzocchi: tecnica di base importanti, pochi cross e lancioni ma una sicurezza per gestire palla e sfruttare le doti di corsa per inserimenti e giocate di qualità. L’ideale per una squadra che del gioco palla a terra e della grande intensità fisica fa il proprio punto di forza.

La clip risale a Lille-Dijon, partita della scorsa Ligue 1

Importante, nella sua posizione da quinto, anche il contributo che può dare in fase di non possesso. Una delle qualità principali del giocatore croato è la combattività: ingaggia molti duelli difensivi, più del doppio rispetto a quelli offensivi (219 su 307 nel 2020/2021, 60 su 84 nel 2021/2022), e con una buona percentuale di riuscita. Come li intraprende? Lavorando sul tempo di anticipo rispetto al passaggio, puntando più all’intercetto che all’aggressione uomo contro uomo. Non rischia il tackle, lo adotta solo quando necessario o in una situazione di difficoltà tattica e infatti è un giocatore poco falloso (9 cartellini gialli nelle ultime due stagioni, pochi per il ruolo avuto al Lille dove ha giocato da terzino). Inoltre è abile nella lettura della situazione, andando in aiuto ai compagni che esercitano il pressing. Queste due qualità saranno molto utili nel progetto tattico di Nicola dove tutto questo è parte dei principii della fase di non possesso.

La clip risale a Celtic-Lille, gara dell’Europa League 2020-2021

I dati, i video e le grafiche sono fornite da InStat (che ringraziamo)

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