Il Ministro per lo sport e le politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, ha parlato del protocollo sanitario per la ripartenza degli allenamenti collettivi. Ospite di ‘Stasera Italia’ su Rete 4, Spadafora ha detto: “Preferiscono la singola come in Germania? Se la curva del contagio ce lo consentirà, con l’evoluzione dei prossimi 10 giorni con milioni di italiani che torneranno alle loro attività, massima disponibilità da parte nostra a rivedere in maniera meno stringente anche questa regola. Lunedì dovevano riprendere gli allenamenti del calcio basati su un protocollo che un mese fa mi avevano proposto la FIGC e la Lega: oggi capiamo che la Lega ritiene di aver difficoltà ad attuare il protocollo che ha proposto. Non gliel’abbiamo chiesto noi, né il Comitato tecnico scientifico, ce lo hanno proposto loro. Le squadre evidentemente non hanno strutture adeguate e non sono in grado di iniziare l’autoisolamento: ne prendiamo atto. Se la FIGC pensa che non ci siano le condizioni per autoisolarsi allora bisogna rispettare le regole minime come il distanziamento”.

Poi Spadafora prova a fare chiarezza: “Il 18 ripartono gli allenamenti degli sport di squadra, le regole sono quelle di potersi allenare mantenendo le distanze. Si tratta di allenamenti un po’ diversi da quelli soliti, almeno per le due prime settimane. Proprio ieri abbiamo visto su un quotidiano le immagini del presidente un po’ furbetto che ha fatto allenare insieme la squadra in barba alle regole (Lotito, ndr). Possiamo riparlare di questo protocollo, se tutto questo va in successione non vedo perché il 13 giugno non possa ripartire il campionato”.

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