Di Giovanni Di Domenico
Empoli-Chievo dovrà essere giocata. Questo il verdetto del Giudice Sportivo sulla gara non disputata lo scorso 5 aprile a causa del blocco imposto alla società toscana dall’ASL locale, in seguito alle numerose positività riscontrate tra le fila della compagine di Dionisi. I clivensi si erano presentati regolarmente al Castellani, attendendo i canonici 45’ insieme alla quaterna arbitrale, come da regolamento. Dopo questa decisione, dunque, bisognerà fissata una data, cosa che appare piuttosto difficile in un calendario fitto come quello del campionato cadetto, soprattutto con le date dei playoff e playout appena definite.
A tal proposito, si è fatta sentire la Reggiana, attraverso un duro comunicato apparso sul sito ufficiale. La società emiliana fa riferimento alla partita fantasma dello scorso 31 ottobre, quando la squadra di Alvini decise di non presentarsi all’Arechi. Alla fine il Giudice Sportivo assegnò la vittoria a tavolino alla Salernitana, con la Reggiana che non fece mai ricorso. In quel caso, però, le circostanze erano diverse: l’ASL di Reggio Emilia non aveva imposto di non partire per Salerno, bensì solo una raccomandazione a rispettare l’isolamento. Nessun obbligo, dunque, a differenza del trattamento riservato all’Empoli.
“La società AC Reggiana, preso atto del Comunicato Ufficiale n.219 della Lega Nazionale Professionisti Serie B diffuso in data odierna, esprime il proprio dissenso in merito alla decisione di rigiocare la gara Empoli – Chievo e al riconoscimento della “causa di forza maggiore” che non è stata considerata per i contagiati da Covid-19 presenti nel gruppo squadra granata nel mese di ottobre. Premessa la totale solidarietà e vicinanza umana ai contagiati dell’Empoli e di tutte le altre squadre che si sono imbattute nel Virus, restano grande amarezza, forte sconcerto e totale stupore in merito alle differenti risoluzioni di una medesima situazione. Si evidenzia come tale trattamento abbia dato peso differente ai contagiati del nostro club rispetto a quelli della società toscana: 29 persone colpite da Covid-19 non sono state ritenute sufficienti per il rinvio della partita. Questa disparità di giudizio all’interno della stessa categoria non garantisce in nessun modo la regolarità del campionato in corso”.