di Giuseppe Barbato

Continuano a livellarsi i valori del campionato: questa è la sintesi del 17° turno, terzultimo d’andata e con il giro di boa ormai vicino, nel quale sono stati segnati 28 gol. La squadra protagonista è sempre l’Atalanta che archivia l’eliminazione dalla Champions League con una vittoria di carattere sul difficile campo di Verona. Sesto successo di fila e altri punti rosicchiati alla concorrenza, soprattutto al Napoli che nello stesso periodo di punti ne ha fatti solo 5 ed è alla seconda sconfitta di fila. Il gol di Cutrone, che regala i tre punti all’Empoli è casuale: non la prestazione degli azzurri, ancora una volta di qualità. Il sesto posto, che significa Europa, dista solo due punti ed è appannaggio della coppia Roma-Juventus. I giallo-rossi, con un gol per tempo, archiviano la pratica Spezia e si segnalano per una curiosità: era da 35 anni che in A non si vedeva un gol segnato da un inglese con un assist di un connazionale. Ai tempi fu dell’asse milanista Hateley-Wilkins, oggi sono Abraham e Smalling. La Juventus balbetta di nuovo in campionato e non va oltre il pari a Venezia. Allegri parla di black-out: come a Salerno, come se fosse questione di attimi. In realtà i bianco-neri, appena un avversario prende le contromisure minime, non sanno ri-organizzarsi. Segno di povertà di idee, aggravate dall’infortunio di Dybala. I lagunari conquistano il punto con pieno merito.

Il giocatore protagonista è Alessio Cragno, il portiere del Cagliari che ha subito un 4-0 rotondo a San Siro ma il risultato non rende il dominio dell’Inter e la partita del rosso-blu, straordinaria. Tutti i gol erano davvero imparabili, su tutto il resto si è superato compreso un rigore a Lautaro Martinez. La stampa nazionale lo ha premiato con voti altissimi. Quinta vittoria consecutiva per l’Inter che ritrova la testa della classifica. L’altra sponda del Naviglio, quella rosso-nera, non può festeggiare. Il pari in extremis di Udine, grazie a Ibrahimovic abile a girare in rete una palla vagante in area, è il brodino per una squadra apparsa in affanno, anche nelle giocate più semplici come il banale errore d’impostazione di Bennacer che ha portato al vantaggio di Beto.

Nella parte centrale della classifica perdono terreno Lazio e Bologna. La squadra di Sarri viaggia ancora a corrente alternata e senza i giusti ricambi. In sala stampa, dopo la sconfitta col Sassuolo, il tecnico bianco-celeste ha fatto un nuovo appello alla società, chiedendo rinforzi perché appena Sarri applica il turn-over saltano quelle poche certezze “sarriste” emerse finora. Tra le riserve solo Zaccagni sta dando qualche garanzia. Al contrario i nero-verdi, in serie positiva da cinque giornate, spazzano via le nubi che si erano addensate su Dionisi e guardano la classifica con tranquillità. Il Bologna perde a Torino e subisce l’aggressività degli uomini di Juric che controllano la gara, soprattutto a centrocampo. L’asse Lukic-Pobega è uno dei punti di forza dei granata perché garantisce quantità e qualità in entrambe le fasi, dunque il necessario equilibrio.

L’ultimo match da segnalare è il derby della Lanterna, dominato dagli uomini di D’Aversa che vincono 3-1 e risalgono ancora la classifica. Il Genoa, che affronteremo stasera, è una squadra in grossissima difficoltà e il gol del ritrovato Destro può essere l’ancora di salvezza per una squadra che nel passaggio da Ballardini a Shevchenko ha mostrato solo il proprio peggio.

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