L’amministratore delegato Maurizio Milan è intervenuto nel corso della trasmissione Zona Cesarini. Ecco le sue dichiarazioni:

Il veleno nella coda, ma grande partita della Salernitana. Questa impresa granata non può essere messa in secondo piano dai media nazionali…

“Abbiamo dato continuità alle partite precedenti in cui abbiamo avuto un rendimento incredibile. Il direttore sportivo ha svolto un ottimo lavoro e stiamo raccogliendo i frutti anche prima del previsto, non era semplice amalgamare in così poco tempo un gruppo completamente nuovo e trasmettere concetti di gioco così interessanti. Per la qualità che si vede sul campo non siamo secondi a nessuno, il nostro avvio di stagione ci rende orgogliosi e ci fa capire che siamo sulla buona strada. Quanto alla gara, ho sperato fino alla fine nel successo ma sono abituato ad accettare il risultato del campo senza cavalcare polemiche come nello stile del nostro club. Il dottor Iervolino, in una recente intervista, ha fatto una battuta e ha detto che siamo pronti a rigiocarla. Non siamo spavaldi, ma abbiamo uno spirito combattivo. Il 2-2 è il punteggio giusto, la Salernitana è stata padrona del gioco per quasi tutto il match”.

Il Lecce si lamenta degli arbitri, la Salernitana è al centro di polemiche infinite. Temete una direzione ostile venerdì?

“Siamo ottimisti. Mi concentrerei sull’aspetto tecnico approfittando dell’occasione per fare un appello: tifosi, siate con noi. Come sempre, come i 2000 che c’erano a Torino. Abbiamo bisogno dell’incoraggiamento di tutto l’ambiente, è fondamentale andare alla sosta nel miglior modo possibile”.

Cosa vi inorgoglisce di più di questo grande avvio di stagione?

“Se un anno fa ci avessero detto che, alla sesta giornata , ci saremmo trovati al decimo posto giocando in questo modo avrei accusato l’interlocutore d’aver bevuto. Godiamoci questa posizione di classifica, il nostro gruppo non è più succube nè ha timore, anzi va allo Stadium per imporre il proprio gioco. Le parole di Piatek testimoniano la verità: siamo una grande famiglia, legata alla maglia e desiderosa di lavorare in osmosi con la città”.

Simbiosi squadra-tifosi determinante, è d’accordo?

“Nel panorama italiano siamo un caso unico. In Lega ci sono presidenti che ci invidiano per la forza della nostra tifoseria e per la presenza in campo esterno di migliaia di persone. I calciatori hanno bisogno della gente. Vi faccio un esempio. Piatek era con me in tribuna a Bologna nel giorno della firma, gli chiesi cosa lo avesse colpito nella trattativa al punto tale da accettare la nostra proposta. Disse: “La carica della tifoseria”. E lo afferma un attaccante abituato a palcoscenici di livello assoluto. E’ vero, è un connubio importante. Arriveranno anche i momenti negativi ed è lì che l’unione farà la forza. La progettualità di  base è di spessore e prenderemo sempre in considerazione il parere della nostra gente accettando critiche costruttive”.

Mercato bloccato fino a inizio agosto, poi il boom. Cosa è successo tra pre e post Salernitana-Parma?

“In primis il direttore sportivo e l’allenatore hanno fatto un’analisi approfondita individuando le caratteristiche, prima ancora del nome. Nella prima fase del mercato abbiamo comunicato poco, e forse male, con i giocatori in trattativa e non siamo stati perfetti nel far capire che tipo di progetto abbia messo su il presidente Iervolino. La Salernitana ha un progetto di lungo respiro, come testimoniano i contratti pluriennali. L’estemporaneità non ci interessa. Non è accaduto nulla di strano, certo è che in alcune operazioni la società è scesa in campo in prima persona per dare l’accelerata decisiva. Ed è anche noto che nella prima parte del calciomercato si ragiona su cifre diverse. De Sanctis merita 9,5 perchè ha saputo abbinare la capacità di allestire una rosa fortissima e di rispettare le esigenze economiche del club. Oltre ad essere un grande leader all’interno dello spogliatoio. Noi vogliamo aggiungere linfa giovane al nostro organico, il direttore ha capito perfettamente come muoversi”.

Strutture e Arechi, ci sono novità?

“L’ultimo tassello  della nostra programmazione riguarda proprio le strutture, ci sono le basi per un lavoro pluriennale fatto di successo. Il dialogo col Comune va avanti, nelle prossime settimane ci sarà un incontro con l’amministrazione utile a individuare la location della casa della Salernitana. I campi di allenamento sono tallone d’Achille, specialmente per il settore giovanile. Stiamo lavorando. Quanto all’Arechi, ci sono tempi da rispettare e la politica locale è presa da tanti impegni. Noi abbiamo investito molto in calciatori, ora vorremmo agire sullo stadio. Ci sono iter da seguire e li rispettiamo, ogni parte in causa deve essere soddisfatta nel momento in cui si raggiunge un accordo. A breve sono certo troveremo un accordo e chiuderemo il cerchio”.

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