di Vanni Vignes

I rumors intorno alla cessione della Salernitana non vogliono saperne di cessare, anzi si infittiscono tra possibili colpi di scena, ripensamenti e nuovi imprenditori. Dopo che nei giorni scorsi è circolato il nome di Andrea Radrizzani, proprietario del Leeds United, ora a far parlare è Andrea Lombardi. Originario della provincia di Salerno, è amministratore delegato della Magister Group, società che ha al suo interno diverse aziende. Al momento, la Magister Group non conferma e non smentisce la notizia. Lombardi è partner della FIGC e potrebbe essere il profilo giusto per attuare il trust. Infatti, Lotito e Mezzaroma sembrano intenzionati di effettuare la cessione della Salernitana tramite un trust studiato, insieme ad un pool di legali della federcalcio, per non incappare nei paletti imposti dalla FIGC. Per essere accettato dalla federazione, il trust deve essere reale ed affidabile. La Salernitana verrebbe affidata ad un trustee a cui spetta il compito di gestire la società fino alla conclusione della vendita. Tutto ciò a patto che le trattative di vendita siano a buon punto.

Intanto, il presidente della FIGC, Gravina, ribadisce la propria posizione in un’intervista svolta in mattinata a Casa Azzurri: “Non ho avuto nessuna interlocuzione: se devo essere molto esplicito genera in me grande preoccupazione. Ci sono delle regole, delle norme chiare, che non ammettono interpretazioni fantasiose. Il trust a cui si fa riferimento è un istituto di cui sappiamo le origini: diventerebbe un precedente se non rispettasse tutti i paletti che un trust richiede. Se questi paletti, che considero molto chiari, severi e di massima garanzia vengono rispettati, probabilmente, perché non spetta a me decidere, la Salernitana potrà essere ammessa al campionato di Serie A, altrimenti ho timore che qualcuno possa avere un brutto risveglio. Non spetterà a me fare valutazioni, se le condizioni saranno rispettate la Salernitana potrà essere ammessa al campionato di Serie A. Devo appellarmi al senso di responsabilità di chi oggi ha la possibilità di decidere che tipo di campionato può svolgere, non certo noi. Evitiamo scorciatoie, evitiamo furbate, andiamo avanti con la strada del rispetto delle regole e dei principi”.

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