L’emergenza Coronavirus ha già portato pesanti conseguenze al calcio, il mondo del pallone ha dovuto fare i conti con importanti danni dal punto di vista economico e a risentirne saranno soprattutto le piccole realtà. Si sta tentando in ogni modo di scendere in campo, al momento non esistono però certezze sulla ripresa dei campionati e delle coppe europee. C’è però chi è pessimista come il Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile.
“Siamo ormai quasi a maggio, si è ipotizzato di far ripartire il calcio con tamponi ogni tot. giorni su tutti i calciatori e gli addetti, mi sembrano ipotesi fantasiose. E’ uno sport di contatto con un alto rischio di contagi, se dovessi dare un parere oggi direi che no, i campionati non possono ripartire. E’ un mio parere personale, ma credo che il comitato tecnico scientifico lo possa condividere. Poi sara’ la politica a decidere“.
Le frasi hanno fatto infuriare principalmente i tifosi biancocelesti e portato ad una risposta ufficiale da parte della Lazio, attraverso il responsabile della comunicazione Arturo Diaconale, come riporta la ‘Gazzetta dello Sport. “Le parole di Rezza? Alle volte il tifo colpisce anche gli scienziati e dà alla testa… Scienziati che sarebbero molto più utili se invece di occuparsi di queste cose trovassero un modo per fronteggiare efficacemente il virus. Gli scienziati facciano gli scienziati e non i tifosi.E sarebbe davvero auspicabile che, invece di alimentare polemiche calcistiche di cui non si sente il bisogno, si dedicasse ogni energia alla ricerca di una cura o di un vaccino che possa arrestare il contagio”.