Si torna a giocare o no? Questa è la domanda più frequente delle ultime settimane tra gli addetti ai lavori e non solo. Anche i tifosi sono impazienti per conoscere ciò che succederà da qui a poche settimane. Una risposta definitiva è ancora sconosciuta visto che dipenderà sempre dal flusso della pandemia di Coronavirus, che ha messo in ginocchio ogni aspetto della vita quotidiana.
E così è intervenuto ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” l’allenatore della Salernitana, Gian Piero Ventura, protagonista con una stagione tra alti e bassi. Sulla possibile ripresa ha svelato la sua idea di fondo: “Attualmente ci sono tante chiacchiere, leggo tante cose: non è possibile parlare di calcio con così tanti morti ogni giorno. Soltanto i dottori sapranno dirci quando potremo tornare a giocare. Senza quarantena si dovrà convivere con il virus: come si farà? Serve un protocollo chiaro, se ci fosse un positivo in una squadra cosa succede? Si ferma ancora il campionato? Una buffonata”. Poi ha aggiunto senza troppi giri di parole: “Si dovranno ricreare le condizioni di prima: la voglia delle società e l’entusiasmo della gente qui non mancano”.
Ventura ha parlato anche del suo futuro visto che il suo contratto è in scadenza con idea di rinnovo: “Il discorso non è stato ancora affrontato, ma soltanto sfiorato. Ci deve essere ambizione in futuro, io ci sono. Io ci sono”. Sul possibile ruolo da coordinatore ha concluso: “Girano queste voci, me lo sono anche chiesto. Il profumo dell’erba e la voglia di campo sono cose che mi appartengono e sarebbe difficile rinunciarvi. Sono ripartito per riprendermi tutto questo, ora che ce l’ho voglio ripartire”.