Salerno e il resto d’Italia stanno attraversando un periodo a dir poco difficile. L’emergenza Coronavirus, che si sta propagando in tutto il mondo, ha paralizzato il nostro Paese costringendoci a restare nelle nostre case per contenere i contagi. Inevitabilmente anche il mondo del calcio e dello sport ne hanno risentito con la sospensione di tutte le attività. Nonostante ciò, vogliamo celebrare i cento anni dalla prima partita ufficiale giocata in casa dalla Salernitana.
Era il 14 marzo 1920, anche allora il mondo era alle prese con gli ultimi focolai della pandemia dell’influenza spagnola. Quel giorno si inaugurava a Salerno il campo di Piazza d’Armi con la partita tra la neonata società biancoceleste, capolista a sorpresa a punteggio pieno, e lo Stabia, secondo in classifica, valevole per la prima giornata di ritorno. La pioggia, però, rovinò la festa inaugurale che si ridusse alla benedizione del campo da parte del reverendo canonico Passeggia e alla rottura della bottiglia di champagne da parte della madrina, la signorina Elsa Onesti, sorella del presidente Adalgiso. Erano presenti più di mille persone che si sistemarono intorno al rettangolo di gioco, delimitato da una sottile cordicella, mentre nel recinto d’onore vi erano i rappresentanti militari, il prefetto e i giornalisti. Tra il pubblico c’erano anche molte donne che parteciparono con un tifo appassionato alle fasi di gioco.
L’assenza dell’arbitro designato spinse le due squadre ad affidare la direzione della gara al signor Pauzano, dirigente dello Stabia. Gli ospiti avevano bisogno di una vittoria per rientrare nella corsa per il primo posto, mentre alla Salernitana poteva bastare anche il pari. I biancocelesti di casa dominarono il primo tempo, ma non riuscirono a sbloccare il risultato. Così, poco prima della ripresa, il signor Pauzano approfittò del maltempo per sospendere l’incontro, come si legge dalle righe del “Giornale della Provincia”: <<niuna speranza possono avere gli stabiesi di segnare, di ciò è conscio Pauzano che, avvalendosi della sua qualità d’arbitro, sospende la partita adducendo l’impraticabilità del terreno, malgrado le più vive rimostranze dei salernitani. L’U.S. Salernitana ha sporto regolare reclamo contro il Pauzano>>. Il Comitato Campano respinse il ricorso e stabilì che la partita doveva ripetersi. Il recupero si giocò a fine campionato e vide la Salernitana vincitrice per 2-0 grazie a una doppietta di Nicola Aliberti. I biancocelesti si aggiudicarono così il primato in classifica e la successiva finalissima contro i napoletani del Brasiliano.
Di seguito il tabellino della partita tratto dal libro “Salernitana – La Storia” scritto da Giuseppe Fasano:
Salerno, 14-3-1920, Campo di Piazza d’Armi.
SALERNITANA-STABIA (Sospesa al 45’ per impraticabilità del campo, 0-0 sul campo)
SALERNITANA: Naddeo, Ciminari, Grimaldi, Maggio, Toledo, De Cesare, Aliberti, Paladino, Fariello, Pagano, Russo.
STABIA: Angelicola, Spera, De Rosa, Scalvano, Boerio, Esposito I, Zino, Longobardi, Esposito II, Tarcinelli, Tessitore.
Arbitro: Pauzano dello Stabia, in sostituzione del designato.
Note: prima della gara si è svolta la cerimonia di inaugurazione del campo. Sospesa al 45’ per la forte pioggia.