di Vanni Vignes

Rispondiamo subito ad una semplice domanda: quanto inciderà il Covid sul corretto svolgimento del campionato di serie A? Probabilmente molti potranno osservare che si tratti di una circostanza indipendente dalla volontà delle società, della Lega e della federazione e che le regole di prevenzione della diffusione del virus siano imposte solo per fini prudenziali e non certo per indirizzare l’andamento del torneo di massima serie verso una determinata direzione. Vero. Almeno in parte.

Veniamo però ad un’altra “amara” risposta. Fermo restando quanto detto sopra, chi può giurare che non ci saranno svantaggi (e di conseguenza vantaggi per le altre squadre) per alcune società che hanno da sempre contato sul “fattore campo”? E’ terrorismo psicologico? E’ semplicemente la voglia di “abbaiare alla luna” per denunciare un complotto ordito dal palazzo? Questa volta proprio no. In precedenti occasioni – specie negli anni che hanno preceduto la promozione in A della Salernitana – diverse sono state le situazioni dubbie che hanno coinvolto la società granata. Ed in quelle circostanze, SalernitanaLive non ha mai gridato allo scandalo. Stavolta però le cose potrebbero essere molto diverse e pesare molto.

Partiamo dai dati: capienza al 50% – per ora – dell’Arechi. Significa 13.500 biglietti a disposizione. Ok. Ma a quali condizioni? Green-pass, temperature, tamponi, posti distanziati, niente bandiere e rullanti, niente cori, niente abbracci. Così il calcio che non è più un gioco popolare, ma uno spettacolo d’essai, riservato ad un pubblico teatrale, composto e silente, non certo alla gente dei gradoni. Ed in questo “teatro” la Salernitana potrà beneficiare di vantaggi? Io credo di no, sinceramente. Anche se qualcuno lo scorso anno ha pubblicamente declamato che la vittoria del campionato sia stata determinata dall’assenza del tifo granata, a questa favola non ci credo affatto. Salerno e la Salernitana sono un binomio inscindibile. E la protesta degli ultras granata contro le norme anti Covid è più che legittima. Come legittima è la posizione di tutti quei tifosi che hanno intenzione di sfidare lo status quo e di assistere alle gare della Salernitana, già a partire da quella di lunedì sera contro la Reggina per il primo turno di Coppa Italia.

Alla fine del torneo si tireranno i conti. E se la Salernitana dovesse malauguratamente conseguire un risultato nefasto (sono ammessi tutti gli scongiuri, tanto nessuno vi vede mentre leggete questo articolo) sarà da folli dire che gli spalti vuoti pesano più a Salerno che ad Empoli, più a Salerno che a La Spezia, più a Salerno che a Sassuolo, più a Salerno che a Venezia? Chissà?

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