di Giuseppe Barbato

Quando una squadra realizza il primo tiro in porta al 74° con un calcio di punizione dai 35 metri significa che negli altri 73 non è mai scesa in campo. Quando una squadra ne realizza uno solo, su un’invenzione casuale, nei minuti che restano significa che non basta un solo battito per dire che il paziente è vivo. La Salernitana è finita, non c’è più tempo e la B è a un passo. La scritta ‘Game over’ compare sullo schermo di tutto l’ambiente e sta a Iervolino, in un modo o nell’altro, inserire un altro gettone. Il Verona è una squadra normale, con tante individualità modeste ma ha le idee chiare e fa in modo che le sue individualità si esaltino. La vittoria è meritata e il punteggio non le rende giustizia.

CRONACA Nei primissimi minuti la Salernitana prova a prendere campo costruendo con scambi nello stretto e posizioni fluide. Il Verona aspetta basso e aggredisce le palle vaganti per ripartire. Nel corso dei minuti la strategia degli scaligeri paga ma latitano occasioni vere nel primo quarto d’ora, solo un paio di corner senza esito. La prima occasione arriva al minuto 22 ed è del Verona. Gaich protegge palla su Troost-Ekong e serve Duda che si incunea in area e calcia due volte: il primo tiro sbatte su Bronn, il secondo esce fuori di pochissimo. Al 24° si fa vedere ancora il Verona che aggredisce e recupera altissimo, cross di Lazovic in mezzo ma nessuno è pronto a riceverlo. Un minuto dopo nuova occasione con Gaich che da calcio d’angolo si trova solo a centro area ma colpisce male la sfera.

Al 29° Ngonge trova il gol ma era partito in offside. Replica al 31° ed è quello buono: imbucata perfetta per Lazovic sulla sinistra che crossa a rimorchio sul secondo palo, Ngonge è solo e non sbaglia. Il gol è meritato perché la Salernitana dal minuto 10 non si è più vista. Dopo il gol il Verona gestisce senza problemi: la Salernitana non sa affacciarsi oltre la propria metà campo e spazi per ripartire ci sono sempre. L’ultima parte del primo tempo scorre senza notizie fino al 45°, quando Duda serve Lazovic che viene anticipato ma sulla palla vagante si fionda Depaoli che sfiora l’incrocio dei pali. All’ultimo secondo la Salernitana ha un lampo con Dia che si crea una chance da solo ma non ha abbastanza angolo per chiudere sul secondo palo.

La ripresa inizia con gli stessi 22 del primo tempo. Il leitmotiv del match è identico a quello della prima fase e quindi la Salernitana, pur costruendo, non crea pericoli e la prima occasione è ancora dell’Hellas. Sempre Ngonge, sempre una palla a rimorchio ma il tiro è altissimo. Al 56° Nicola rivoluziona la squadra con ben tre cambi, passando al 3-4-3, ma effetti non se ne vedono. È sempre l’Hellas a controllare il match e trovare spazi da attaccare. Gli scaligeri non premono nemmeno, consci dell’incapacità della Salernitana a creare pericoli a Montipò. Al 67° Valeri fischia rigore per l’Hellas ma è un abbaglio: l’arbitro vede al monitor l’intervento perfetto di Pirola e cambia la decisione. L’azione però è il sintomo del caos in campo: la palla persa di Bonazzoli e il fatto che Doig è andato dritto dicono tutto.

Subito dopo Valeri sventola un altro cartellino, lo prende Pirola, e Sepe blocca una conclusione di Duda. Serve una punizione di Sambia dai 35 metri per scaldare i guanti a Montipò: è il 74°, il primo tiro nello specchio della Salernitana. Al 78° c’è un’altra grossa chance scaligera con Lazovic che crossa col contagiri per Depaoli che viene anticipato all’ultimo. Si aprono delle praterie che il Verona prova a esplorare: all’80° ci prova Lazovic, Sepe blocca in due tempi. Al minuto 82 l’ennesima ripartenza rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol, Sepe all’ultimo rimedia. Vilhena ha un lampo e lancia Piątek in campo aperto ma Montipò è strepitoso e salva i suoi. Al 92° è Dia a cercare il gol a giro ma calcia largo. Non c’è altro da segnalare. Finisce così.

TABELLINO

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani (dal 64° Dawidowitz), Hien, Coppola; Depaoli, Tameze, Duda (dall’86° Verdi), Doig (dall’86° Faraoni); Ngonge (dal 76° Lasagna), Lazovic; Gaich (dal 64° Abildgaard). All. Zaffaroni-Bocchetti

SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn, Troost Ekong (dall’83° Gyomber), Pirola (dall’80° Valencia); Candreva (dal 56° Piątek), Črnigoj (dal 56° Lassana), Nicolussi Caviglia (dal 56° Sambia), Vilenha, Bradaric; Bonazzoli, Dia. All. Nicola

NOTE Ammoniti: Bronn al 21°, Magnani al 49°, Lassana al 60°, Pirola al 69°. Verdi all’88°.

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