di Vanni Vignes
Una partita difficile per i granata quella di stasera, per diversi motivi, ma che la Salernitana è chiamata a vincere, nonostante tutto. Chiamata a vincere perchè gli uomini di Ventura hanno scelto. Con la maiuscola prestazione offerta venerdì scorso all’Arechi infatti, hanno scelto di recitare un ruolo da protagonista in questo scorcio finale di campionato. Hanno scelto di voler lottare per poter conquistare un posto nella griglia play off. Hanno scelto di volersi sacrificare singolarmente in nome di un bene collettivo. Hanno scelto insomma, di diventare SQUADRA. Bene così. Del resto, era ciò che la tifoseria ha sempre chiesto insistentemente. Maglietta sudata e spirito di sacrificio, senza protagonismi. Il primo passo quindi è stato fatto, la consapevolezza di avere i mezzi per riuscire a centrare il traguardo c’è. Adesso però viene il difficile. Spiragli positivi questa squadra li ha lasciati intravedere spesso, venendo poi però meno al momento delle conferme. Ora no. Ora le sensazioni, che speriamo poi saranno confermate dal campo a partire da stasera, sono diverse. Pur priva di mezza squadra la Salernitana ha i mezzi e siamo certi anche la voglia, di urlare a tutti la propria forza, la propria compattezza. Contro un avversario in lotta per la salvezza, ci sarà da lottare e correre con lucidità. Farà caldo al Del Duca, in tutti i sensi, con Ventura che sarà costretto ad usare forze fresche. Soprattutto in mediana le assenze del polacco e di Maistro, non lasciano spazio a molte soluzioni. La speranza, ma siamo certi che ciò non accadrà, è che Ventura non provi a cambiare disposizione tattica. E’ vero che i moduli, nel calcio, sono solo dei semplici e freddi numeri, se alle spalle non c’è atteggiamento ed interpretazione del ruolo; ma è anche vero che la Salernitana ogni volta che ha abbandonato il 3-5-2 per provare soluzioni diverse, si è sciolta come neve al sole. Magari sarà per un problema di caratteristiche o magari perchè nella testa dei calciatori quando si cambia vengono meno le convinzioni, le certezze e subentra il timore. Fatto sta che la via maestra è quella, inutile girarci attorno. Lotta, lotta e non mollare mai canta la tifoseria. Grinta, corsa e determinazione quindi, per continuare a sognare. Forza Salernitana, sempre.