Contestazione a Lotito. Due facce della stessa medaglia. Quanto raccontano in queste ore le cronache romane circa i festeggiamenti (dovuti) in casa Lazio per i suoi 120 anni di storia, stride fortemente con ciò che si sta consumando all’ombra dell’Arechi, dove una società con 100 anni di storia – dico 100 – è lasciata praticamente nel dimenticatoio. Sarà anche questo un frutto della globalizzazione? O peggio ancora del surriscaldamento climatico? No, signori miei. E’ solo il parto mal riuscito di un ibrido, un qualcosa che però non esiste nella realtà.
Dal club Generazione Donato Vestuti parte l’idea del sold-out per contestare Lotito
Due giorni fa, in occasione degli Stati Generali del tifo salernitano, svoltisi presso la sede del club Generazione Donato Vestuti in via Pio XI, emerse chiara una tesi: proviamo a far sentire la nostra voce – o meglio – il nostro dissenso rispetto alla gestione societaria del duo Lotito-Mezzaroma con un impeto d’orgoglio. Riempire la Sud fino al limite, sostenere la squadra e la maglia in campo, ma contestare ferocemente chi sta perpetuando – a detta della maggioranza del tifo salernitano – un autentico delitto nei confronti della passione sportiva di una intera provincia. Servirà?
Altra tesi: contestazione mediante boicottaggio della partita contro il Cosenza all’Arechi
Parliamoci chiaro. La Salernitana è patrimonio della città, non di questo o quel proprietario di turno. Che prima o poi passerà. Resterà la maglia e la storia, inattaccabili da niente e nessuno. E si spera anche la passione. Ecco perchè da diverse voci, sul web si rincorre sempre più l’idea folle di boicottare – con le buone s’intende – la gara casalinga contro il Cosenza, che giungerà dopo la trasferta di Pescara, primo match del girone di ritorno. A quel punto, una gara che salta perchè il “popolo” non vuole più soggiacere a questo modus operandi societario, potrebbe riecheggiare fin nella capitale, bussando alla porta del palazzo di Figc, Lega e Coni. A quel punto, qualcuno potrebbe anche invocare la revoca della deroga in virtù della quale il duo Lotito-Mezzaroma può gestire contemporaneamente due società tra i professionisti. Insomma di fermento a Salerno ve n’è a iosa.