di Giuseppe Barbato

Sepe 6: incolpevole sul gol, in tutte le altre situazioni risponde presente e non commette errori significativi

Gyomber 5,5: rientrato sul centro-destra si conferma impreciso in entrambe le fasi, solo in una circostanza accompagna bene l’azione (Dal 90° Bronn s.v. Giusto un intervento dopo il gol di Dia e tanto basta).

Daniliuc 5,5: contro Henry gioca una buona gara e gli rende la vita difficile, contro Djuric è tutt’altra storia e si fa assorbire dal bosniaco.

Pirola 6,5: l’infortunio di Lovato gli offre una chance importante e dimostra di volerla sfruttare. Non ha tutte le misure ma è comprensibile, considerando i due mesi di assenza dal campo.

Candreva 5: in fase di non possesso paga l’enorme differenza d’età rispetto a Doig, in fase di possesso prova a giocare a tutto campo ma non è quasi mai efficace. I suoi soliti cross hanno poco esito (Dal 90° Sambia s.v. Fa in tempo a prendersi un cartellino giallo).

Lassana 6: non è al top della forma ma la sua partita di sacrificio la fa sempre, l’ultimo a mollare in mezzo.

Radovanovic 5.5: prova a mettere ordine a centrocampo, con il suo solito stile finché regge fisicamente. Serve qualcosa in mezzo al campo e la scelta di Nicola è corretta. L’espulsione è la principale macchia sul match.

Maggiore s.v.: la sua partita dura solo 9 minuti, l’ennesimo infortunio in una situazione molto complicata dal punto di vista medico. (Dal 9° Vilhena 5. Un paio di giocate di alta scuola ma nulla di più. Serve un altro giocatore a una squadra in grosso deficit a metà campo).

Mazzocchi 5: non pesa solo l’errore in occasione del gol di Depaoli ma anche le tante imprecisioni in attacco. La benzina è sempre di meno e per un giocatore come lui è un grosso problema.

Piątek 6,5: segna, lotta, sgomita. Fa quasi tutto. È tornato il Piątek di una volta, almeno nell’atteggiamento. Il gol lo premia e dimostra la voglia di esserci (Dal 57° Dia 7. È di un’altra categoria. Non c’è solo il gol, straordinario, ma una serie di giocate che tengono in piedi l’attacco granata nel momento peggiore).

Bonazzoli 6: è sul pezzo, ha smania di dimostrare e cerca mille dialoghi con Piątek. L’azione del gol nasce dalla sua dedizione, esce nel tipico valzer delle punte. (Dal 57° Botheim 6. Fa tanti errori e mette tutta la generosità del mondo ma l’assist a Dia è da campione e tanto basta).

Nicola 5,5: cosciente che la squadra non ne ha parte più basso, atteggiamento accorto per sfruttare le ripartenze e il primo paga dal punto di vista strategico. Nella ripresa legge con ritardo la situazione e gli manca quel coraggio sul versante dei cambi, il gol di Dia è ossigeno per la panchina. Resta il preoccupante calo atletico e gli ennesimi infortuni.

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